José Mourinho siede sulla panchina del Tottenham da 40 giorni e in queste sei settimane scarse ha ottenuto dei discreti risultati: cinque vittorie, un pareggio, contro il Norwich, e tre sconfitte contro il suo passato Chelsea e Manchester United e ieri sera contro il Southampton, per 1-0. La classifica degli Spurs non è felicissima dato che sono sesti a quota 30 punti come il Wolverhampton, a meno uno dallo United quinto e a meno sei dai Blues di Frank Lampard che occupano la quarta posizione e quindi l'ambita zona Champions.
Ieri il Tottenham ha perso di misura con Mourinho che ha dato sfoggio della sua teatralità sia in campo che in conferenza stampa. Durante il match, infatti, lo Special One si è avvicinato in maniera furtiva verso la panchina dei Saints per sbirciare il taccuino di Mike Dean, uno dei preparatori atletici della squadra di casa. Il tutto è avvenuto intorno alla mezz'ora della ripresa sotto gli occhi increduli degli spettatori e soprattutto della panchina del Southampton.
L'ex allenatore di Porto, Real Madrid e Inter è poi ritornato subito in panchina ma il dado era ormai tratto con l'arbitro della partita, il signor Dean, che gli ha subito sventolato in faccia il cartellino giallo per un comportamento non regolamentare in quanto gli allenatori non possono uscire dalla loro area tecnica.
A fine partita Mourinho ha ammesso l'errore ma è entrato come al suo solito in tackle: "Mi sono meritato il cartellino giallo: sono stato maleducato, ma lo sono stato con un idiota". Lo Special ha voluto pungere il collaboratore dell'allenatore austriaco dei Saints Ralph Hasenhüttl evidentemente c'era già dell'acredine passato tra i due con lo Special che ha voluto provocare una reazione di Dean che in realtà non c'è stata.
Il tutto si è risolto a tarallucci e vino con Mourinho che ha ricevuto un semplice cartellino giallo. Ora per il tecnico portoghese che compirà 57 anni il prossimo 26 gennaio servirà una scossa definitiva da qui a fine stagione per cercare di centrare l'obiettivo Champions League, distante soli sei punti ma difficile da centrare con diverse squadre pronte a tutto per accaparrarsi il quarto posto.
Il primi tre, infatti, sembrano già assegnati con il Liverpool di Klopp che si avvia a vincere la Premier a distanza di trent'anni dall'ultima volta e con il Leicester e il Manchester City ad inseguire a quota 45 e 44 punti contro i 55 dei Reds che devono però recuperare due partite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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