L’Italia è stata prescelta dall’Ifab e sarà tra le federazioni nazionali che sperimenteranno il Var (Video assistance referee), ovvero la tecnologia in campo. Il via dei test è previsto per settembre. La sperimentazione, che durerà almeno due anni, intende stabilire i vantaggi e le problematiche dell'utilizzo della moviola in campo. Come riportava il documento pubblicato alcune settimane fa dalla Fifa, "l'obiettivo non è raggiungere il 100% di correttezza nelle decisioni, ma di evitare chiare inesattezze sul terreno di gioco, quegli errori in buona sostanza che possono cambiare le sorti di una partita, e cioè gol, rigori, cartellini rossi diretti e scambi di persona".
Come funzionerà
Il Var coinvolgerà una nuova figura arbitrale: l'assistente arbitro video, con il compito di accedere ai replay durante la partita e svolgere il controllo di un episodio su richiesta dall'arbitro. Come già avviene per il rugby o il football americano, nessun altro presente sul terreno di gioco potrà accedere alle immagini. Normalmente dovrebbe essere l'arbitro a chiedere, durante la gara, la valutazione del Var, che esprimerà la propria valutazione. Ma si potrà anche verificare un'altra ipotesi, che sia il Var a richiamare l'attenzione dell'arbitro, per valutare una certa situazione che gli sia sfuggita o che lui abbia già valutato in modo errato. In qualunque caso l'ultima parola è quella dell'arbitro.
I casi in cui sarà utilizzata
- Gol/non gol
- Rigori: il Var vigilerà sulla corretta o meno assegnazione di un calcio di rigore
- Espulsioni: il Var assicurerà che non vengano prese decisioni sbagliate in merito ai cartellini rossi;
- Scambio di persona: il Var informerà l'arbitro di gara nel caso di scambi di persona al momento dell'estrazione di un cartellino.
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha indetto per il prossimo 21 aprile una riunione informativa con la Lega di Serie A, la Lega B e l’Aia sul sistema "Video assistant referees", così da trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione già dalla prossima stagione sportiva. Lo scopo - informa la Figc - è giungere alla prossima riunione, in programma a maggio, con la formalizzazione dell’impegno a sperimentare secondo l’unico protocollo redatto dall’Ifab, di concerto con la Fifa. "Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo - afferma Tavecchio - e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione.
Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology". Il progetto presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima "offline" nella stagione 2016/2017 e la seconda "live" probabilmente durante la stagione 2017/2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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