Milano - Stesso teatro. Stesso giorno. Due anni dopo. Palazzo Parigi Hotel, 28 giugno. Le coincidenze hanno una casualità, ma anche un significato intrinseco. Nel 2016 l'assemblea straordinaria dei soci ratificava il passaggio della maggioranza del club nerazzurro a Suning. Ieri, invece, è stato il giorno della presentazione di Radja Nainggolan. Il primo vero grande colpo firmato esclusivamente dal gruppo cinese. In entrambi i casi si tratta dell'inizio di una nuova era. Allora societaria, oggi sportiva con il ritorno nell'Europa che conta. L'arrivo del Ninja è il simbolo del ritorno in Champions League per sua stessa ammissione: «Oggi posso dire che la qualificazione può aver inciso, ma anche senza coppa Campioni la scelta sarebbe potuta essere la stessa».
Per presentarlo le parole migliori dall'Indonesia, stessa patria del papà di Radja, il presidente Thohir usa le parole più efficaci: «Giocatore totale». Nel bene e nel male. L'Inter che torna a guardare le stelle ha un nuovo numero «14» perché il «suo» 4 all'Inter è stato ritirato in onore di Javier Zanetti. Numero comunque nobile: l'hanno avuto Diego Simeone, Di Biagio, Veron e Vieira, tra gli altri. Nainggolan è sibillino nel chiudere con il passato: «Con la Roma poteva finire diversamente».
Ci starebbe bene un «scusate il ritardo» per aprire la storia nerazzurra. Perché l'anno scorso è stato il famoso assaltatore richiesto da Spalletti, ma l'Inter non è riuscita ad accontentare l'allenatore. Un anno dopo il belga ha firmato un contratto fino al 2022 nell'estate in cui è rimasto a casa dal Mondiale: «Non lo sto guardando molto, anche perché mi farebbe male. Ho in testa solo l'Inter». Il suo Mondiale è il passaggio in nerazzurro. E avvisa: «Non ci sono ancora riuscito, è arrivato il momento di vincere. Voglio farlo il prima possibile». Antijuventino dichiarato in campo e sui social, avvisa la Signora: «Se la Juventus sbaglia...». Il messaggio implicito è che l'Inter si deve far trovare pronta a raccogliere il testimone da chi domina da sette anni il campionato.
Ha sentito il capitano Icardi e la sintonia è stata immediata: «Gli ho detto che sono carico e lui mi ha risposto anche io». Nainggolan aspetta nuovi colpi «spero che arrivino altri grandi giocatori», ma rivela di non aver chiamato Dembelè «è un grande amico, sta facendo il Mondiale non lo stresserò per il mercato».
Nelle prossime ore come nuovo compagno si ritroverà Matteo Politano, con il Sassuolo è solo una questione di dettagli, ma la formula è stata trovata. Prestito oneroso con diritto di riscatto da sette milioni più venti. Nell'operazione entrano Odgaarde e Adorante che vanno al Sassuolo per la stessa cifra del prestito di Politano.
In questo modo sarebbe di fatto raggiunta la quota di 45 milioni di plusvalenze per rientrare nel fair play Uefa. Poi sarà il turno del centrocampista: Dembelè e William Carvalho in corsa. Senza dimenticare un altro esterno destro: testa a testa tra Malcom del Bordeaux e Suso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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