Il Napoli domina, ma fa un regalo: c'è solo un pari

L'Union Berlino aveva perso 12 gare di fila tra Coppa e Bundesliga. Il "Maradona" in Europa rimane un tabù

Il Napoli domina, ma fa un regalo: c'è solo un pari
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Il Berlino delle dodici sconfitte di fila si fa un regalo nella partita più insignificante della sua disgraziata stagione: porta via il primo punto in Champions negando al Napoli di opzionare gli ottavi. Garcia (nella foto) come sempre a intermittenza, il Napoli gioca poco e non bene, l'obiettivo europeo non è compromesso ma restano tanti i problemi irrisolti: su tutti il Maradona da sfatare e una difesa sempre ballerina.

La prolungata fase di studio iniziale ha complicato i piani di approccio del Napoli: attaccare o sabotare il muro che Berlino aveva organizzato a difesa del proprio onore? L'attesa, o la prudenza, ha generato il solito dubbio, che cioè la squadra avesse interpretato male anche quest'avvio di gara. Quando però c'è stata la prima accelerata, sono arrivate le occasioni migliori, in pratica dalla seconda metà del primo tempo in poi. In rapida successione, una chance per Zielinski stoppato a pochi metri dal successo e il palo di Natan a portiere ampiamente battuto, anticamera del vantaggio di Anguissa annullato dal Var: in fase di assist, Di Lorenzo avrebbe esagerato nell'appoggiarsi sulle spalle del proprio dirimpettaio prima della deviazione decisiva del camerunense. Alla sua valutazione di campo, l'olandese Makkelie preferisce i suggerimenti della cabina di regia e quindi niente da fare.

La contrarietà non demoralizza i campioni d'Italia, che trovano il gol sia pure in maniera più rocambolesca: sulla traiettoria disegnata da Mario Rui intervengono due deviazioni, la seconda, decisiva, è di Politano. I berlinesi si fanno vedere solo un attimo prima dell'intervallo, con il palo su punizione di Juranovic, nel bel mezzo della sfida prolungata dei suoi fan che invece (oltre duemila) continuano con petardi e fumogeni la guerriglia con i napoletani, iniziata martedì con devastazione di locali e resistenza a pubblico ufficiale (undici berlinesi arrestati).

Da polli la rete del pareggio che i napoletani subiscono a inizio ripresa, dopo aver sprecato il bis prima con Zielinski e poi con Politano: subire in casa, e in vantaggio un contropiede due contro uno getta fango sulla prestazione tattica, Fofana ne approfitta e fa disperare Garcia, che se la prende giustamente con i suoi.

Ci sarebbe tempo a sufficienza per rimediare ma Kvara non è ispirato, le giocate di Raspadori sono prevedibili e Garcia dimentica a lungo Simeone in panchina. Quando si ricorda del «Cholito» è troppo tardi per abbattere il muro di Berlino.

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