Nazionale, morto ex ct Vicini

Una vita dedicata agli azzurri. Dal settore giovanile alla guida della prima squadra nelle "notti magiche" di Italia '90

Vicini (Wikipedia)
Vicini (Wikipedia)

Addio ad Azeglio Vicini. L'ex ct della Nazionale si è spento a 84 anni. Nel cuore e nella mete dei tifosi ha rappresentato un vero e proprio pezzo di storia del calcio italiano. È stato il commissario tecnico che ha guidato gli azzurri nei mondiali del 1990 giocati in casa e finiti ai rigori contro l'Argentina in semifinale. Una vita dedicata alla panchina quella di Vicini. Il freddo e il gelo di una panca lo conosce già nel 1967-68 con la sua prima esperienza al Brescia. Ma già alla fine di quella stagione entra a far parte del settore tecnico della Nazionale. Guida gli azzurrini under 23 e partecipa agli europei di categoria. Nel '77 prende in mano l'Under 21 e resta in panchina per ben 10 anni con un ottimo secondo posto nel 1986 perdendo la finale ai rigori con la Spagna. Dopo il mondiale 1986 arriva la grande occasione con un compito difficile: sostituire Bearzot alla guida della Nazionale.

Nel 1988 è agli Europei in Germania e approda con gli azzurri in semifinale con la sconfitta con l'Unione Sovietica. Poi le notti magiche di Italia '90. Terzo posto con il 2-1 nella finalina con l'Inghilterra.

Resta in nazionale altri due anni. Ma è il tramonto. La mancata qualificazione agli europei del 1992 segna la fine. Arriva Arrigo sacchi. Per anni è stato il presidente del settore tecnico della Figc per poi cedere il posto a Roberto Baggio.

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