Il Gallo non riesce a rialzare la cresta. Aveva appena ricominciato ad essere decisivo, 15 punti di media nelle ultime tre uscite, con il massimo stagionale da 19 nell'affermazione di sabato notte dei suoi Denver Nuggets sugli Indiana Pacers. Ma soprattutto aveva ritrovato confidenza nel suo gioco, fiducia nei suoi mezzi e anche a livello inconscio aveva abbandonato le cautele e ricominciato a buttarsi negli uno contro uno in penetrazione mietendo canestri e falli, con conseguente abbondanza di tiri liberi (segnati con una precisione da oltre 80%). Ed ecco la doccia fredda: lesione del menisco laterale del ginocchio destro. Che, per fortuna, non è il sinistro (quello che l'ha tenuto ai box per 18 mesi con due operazoni), ma comunque costringe Danilo Gallinari ad almeno tre settimane di stop forzato. Oggi l'operazione in artroscopia (la metodologia meno invasiva) per riparare il danno, già che vecchio di qualche settimana, ma che proprio sabato notte ha fatto dire basta allo staff medico dei Denver Nuggets.
Per un italiano che si ferma ce n'è un altro che, forse, rivede la luce in fondo al tunnel dopo quasi un anno di inattività. Andrea Bargnani in settimana torna ad allenarsi con i suoi (derelitti) New York Knicks e nelle prime partite dell'anno nuovo dovrebbe essere pronto a scendere sul parquet. «È davvero dura stare fuori - dice al New York Post il romano, bloccato da un altro contrattempo qualche settimana fa quando sembrava vicino al rientro -. Non vedo l'ora tornare in campo a dare una mano ai miei compagni. Quando i medici mi daranno l'ok scenderò in campo. Purtroppo gli infortuni sono una cosa che non puoi controllare». Per il Mago giocare è fondamentale anche perché è nel suo ultimo anno di contratto e dalle sue prestazioni dipende il suo contratto della prossima stagione.
Ancora pochissimo basket giocato invece per Gigi Datome, finito inspiegabilmente tra i giocatori inattivi ai Detroit Pistons. L'azzurro non riesce a convincere Stan Van Gundy a concedergli qualche minuto stabile nelle rotazioni anche se, nelle poche partite in cui ha avuto fiducia, ha sempre lasciato il segno. Periodo di super lavoro, e poche soddisfazioni purtroppo, per Marco Belinelli ai San Antonio Spurs. I campioni Nba sono reduci da tre sconfitte consecutive (due dopo ben tre supplementari) e, anche a causa degli infortuni di Parker, Leonard e Mills, non riescono a trovare il ritmo che li ha portati nelle ultime stagioni a essere la migliore squadra a Ovest.
Ma lo staff di coach Gregg Popovich, e del suo vice Ettore Messina, sembra abbia sposato la tattica di arrivare verso la fine della regular season con i suoi gioielli, tutti non di primissimo pelo, ancora intatti e freschi, pronto per giocarsi l'assalto al bis dell'anello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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