Il retroscena: la Juve stava per prendere due anni fa l'uruguaiano, poi è tutto svanito. Pavel Nedved non ha preso bene la partenza di Antonio Conte, ritenuta una perdita per la sua Juventus, però la comprende e attribuisce la decisione alla stanchezza dell'allenatore che ''non aveva le energie per continuare'' e nient'altro.
Un po' meno comprensivo l'ex pallone d'oro e membro del consiglio d'amministrazione bianconero sulla vicenda Suarez-Chiellini: Nedved afferma di comprendere per certi versi Luis Suarez, poiché aveva un temperamento simile a lui, pur non giustificando un gesto violento come un morso. Meno comprensione da parte dell'ex compagno di squadra verso Giorgio Chiellini, reo di aver mostrato il morso all'arbitro e di aver avuto, quindi, un comportamento ''da bambino'', riscattato parzialmente nei giorni seguenti quando ha accettato le scuse del calciatore urugualano e ha chiesto alla FIFA di ridurre la squalifica per il nuovo calciatore del Barcellona.
Sempre parlando di Luis Suarez la ''furia ceca'' rivela un retroscena inedito di calciomercato: la Juventus due anni fa era in procinto di acquistare quello che Nedved definisce ''un grande giocatore'' ma, nonostante il suo appoggio l'affare alla fine saltò e le cose andarono come oggi sappiamo.
Tornando poi sul mondiale brasiliano Nedved sembra non aver preso male l'uscita azzurra dal mondiale che, seppure inaspettata, lascia più tempo per riposare ai bianconeri che hanno vestito la maglia della nazionale in vista della prossima stagione.
Proprio in vista della prossima stagione Pavel Nedved fa infine il punto sul calciomercato bianconero, ribadendo gli obiettivi di una società che vuole essere competitiva in Champions League, mirando ad espandere i successi bianconeri oltre i confini italiani. Quella di quest'anno è una stagione particolare per la Juve: il nuovo tecnico Massimiliano Allegri è chiamato a far fronte alla pesante eredità di Antonio Conte, vincitore di tre scudetti in tre stagioni sulla panchina bianconera, ma non altrettanto bravo in Europa. Per garantire una competitività nell'Europa che conta, alla Juve non ci saranno cessioni eccellenti (gli unici calciatori ceduti saranno calciatori che non fanno parte dei piani della Vecchia Signora) e presto si comincerà, per rinforzare la rosa, a lavorare sul mercato che, a causa del mondiale, non è ancora entrato nel vivo nonostante i primi colpi siano già stati realizzati. La strategia bianconera sembra chiara almeno in uscita: Pogba e Vidal sembrano destinati a restare.
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