Nessuna rivoluzione: l'Austria non ferma la Francia di Mbappé

Blues come da pronostico. Decide l'autogol di Wober. Kylian botta al naso, Rabiot sontuoso

Nessuna rivoluzione: l'Austria non ferma la Francia di Mbappé
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Avanti piano, ma avanti. La Francia rispetta il pronostico e batte di misura un'ostica Austria. Decide Mbappé anzi delega: lui fa il colpo, l'avversario l'autogol. Kyky esce nei minuti finali dopo una testata contro la spalla di Danso: c'è un popolo in ansia per il suo naso, il rischio è la prossima volta di vedere anche lui con la maschera, se non quello di non vederlo proprio.

Il gol che decide la partita quasi in coda al primo tempo è un infortunio del difensore Wober, ma non per questo è meno sontuosa la precedente giocata di Mbappé che lo genera. Tutto a destra e in 5 metri: accelerazione, doppio passo, controfinta e pallone teso verso il centro dell'area, dove il difensore interviene con la testa. Non una carambola, proprio un tocco da attaccante. Voluto, ma sbagliato e nella porta sbagliata.

L'Austria è tanta corsa e buona tecnica in almeno mezza squadra, aggressione sempre alta, come il ritmo. Aversario colmo di spigoli e di idee: Rangnick ha detto no al Bayern per continuare ad allenarla. E forse prima di dire che quello dell'Italia è il girone più forte, era il caso di dare un'occhiata anche a quello dei francesi.

Dopo 2 anni, Deschamps ripesca Kanté nel frattempo finito in Arabia e per farlo giocare lascia in panchina Camavinga e Tchouaméni, gioielli Real. Del resto, nessuno ha tanta abbondanza quanto lui, così tanta che c'è persino il rischio di sbagliare le scelte. Certo non quella di Kanté, che torna rivitalizzato dal deserto. In panchina fino al finalissimo anche Giroud, in tempo per sbagliare un gol fatto. Ecco, forse a Dédé manca un vero centravanti, che consenta a Mbappé di giocare dove meglio preferisce, partendo largo dalla fascia sinistra. Thuram si adatta, ma non è ancora un vero 9, se mai lo sarà. Così, l'interista e Mbappé si alternano al centro e si defilano a turno.

Sontuosa la partita di Rabiot, di lotta come sempre, ma in Nazionale anche di governo. Suoi due assist deliziosi per Mbappé: sul primo, in avvio di partita, para benissimo Pentz; sul secondo, sbaglia clamorosamente l'attaccante, dopo uno scatto di 40 metri da velocista puro. Theo Hernandez parte forte: ci pensino quelli del Milan.

Maignan importante almeno 2 volte.

Prima del vantaggio, nell'unica vera palla-gol degli austriaci, costruita da Sabitzer e sprecata da Baumgartner. E poi verso la fine, con l'uscita coraggiosa e decisiva, sempre su Baumgartner. Perso Lloris dopo 145 partite (record francese) a Deschamps anche con i portieri poteva andare peggio.

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