
In un mondo che si domanda ancora se Maradona è megli'e Pelé, arriva un frizzante bulletto del pallone, che gli sta alla pari solo in altezza fisica (1,75 contro 1,73), per dirci: con la maglia del Brasile ora sono io il re, perché ho segnato di più. E qualcuno sbadato potrebbe aggiungere: è megli'e Pelé. C'è da rimanerci male, perché se neppure Maradona è riuscito a mettere tutti d'accordo che ci fa Neymar in questa contesa? Lui ci ha notificato: «Oggi ho scritto la storia», com'è capitato ad altri. Ma che storia è mai questa? Dice la cronaca che nel Brasile-Bolivia, valido per le qualificazioni mondiali, chiuso con un bel 5-1 per la Seleçao, Neymar ha sbagliato un rigore, ma si è rifatto con una doppietta: gol 78 e 79 della sua vita in nazionale. Pelé era il recordman, fermo a 77 in 92 match. Neymar è arrivato a quota 78, quindi al sorpasso, in 125 partite. Basta il colpo d'occhio per capire che O Rei percentualmente ha segnato più spesso: 0,84 a partita. Neymar è fermo a 0,63.
Ma le percentuali scompaiono e sugli albi d'oro restano i numeri freddi e che non spiegano tutto. Lo sa bene pure Neymar che, negli ultimi tempi, ha realizzato due colpacci: superare i gol di O Rei in maglia verde oro e raccattare bigliettoni verdi in quantità, 300 milioni di dollari in due anni, versati dagli arabi per trasferirsi in una squadra delle loro parti. Pelè, che pur era un'ottima slot machine, ci aveva provato con il soccer Usa ma allora giravano altre cifre. E di questo avrebbe potuto provare invidia. Per il resto: ragazzo fatti più in là. Pelé è come un'opera d'arte, poi va a gusto: c'è chi preferisce un quadro di Giotto (Pelé) o una pittura di Raffaello (Maradona). Ma nulla di più moderno potrà scalfirne la grandiosità. È un pezzo d'epoca che non si rassegna mai all'antiquariato. Come qualunque classico: le musiche di Beethoven e Mozart, i films d'autore. Per gli amanti dell'auto, una Lamborghini Miura subirà mai il sorpasso di un'altra vanità a quattro ruote? No, Pelé resterà insuperabile seppur qualche numero dica che può essere superato. Rivera sostiene che è meglio di Maradona perché usava due piedi. Un'idea di tanti che lo hanno conosciuto da vicino.
Oggi, che siamo più lontani e il calcio è diventato un fantacalcio, si può dire di tutto ed anche di peggio. Neymar avrà segnato più gol, ma quelli di Pelé sono insuperabili. Neymar vale un numero, Pelé è un mito. La storia non cambia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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