Basta cone le persone di dubbia provenienza che con pochi spiccioli diventano presidenti di un club di serie A, mettendo poi a repentaglio la normalità del campionato. In altre parole, mai più casi Parma: il consiglio Figc ha approvato all’unanimità le nuove norme per l’acquisizione di almeno il 10% dei club professionistici. Le regole riguardano tutti i soggetti che devono soddisfare requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria (riconosciuta da almeno un istituto di credito nazionale o estero che ne attesti la solvibilità).
Erano due i punti all’ordine del giorno del consiglio federale dopo il caso del Parma. Per quanto riguarda il sistema delle licenze, a partire dalla stagione 2015-2016 viene introdotto un indicatore di liquidità volto a misurare la capacità dei club di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro un anno. Più a lungo termine l’obiettivo è il raggiungimento del pareggio di bilancio da parte dei club entro la stagione 2018-2019: a tal fine è stato previsto un sistema graduale di sanzioni che va da un’attività di monitoraggio (nel 2015-2016), al blocco della campagna acquisti (2016-2017) fino all’esclusione dal campionato (2017-2018).
Per quanto riguarda, invece, l’acquisizione di quote nei club non inferiori al 10%, sono previsti specifici requisiti di onorabilità e solidità finanziaria. "È un consiglio federale storico - sottolinea il presidente della Figc, Carlo Tavecchio - perché si reintroduce un concetto diverso per quanto riguarda le licenze nazionali. La filosofia è quella di curare un malato, possibilmente in maniera graduale, senza farlo morire".
Il mondo del calcio, dopo mesi di inspiegabile
immobilismo e i clamorosi sviluppi del "caso Parma", alla fine dunque è corso ai ripari. L'auspicio, per chi ama il calcio, è che queste regole vengano fatte rispettare e non spuntino le solite odiose deroghe o sanatorie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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