Non solo la Pellegrini, l'Italia cerca nuova onda mondiale

La rassegna iridata al via il 20 luglio a Barcellona: aprono tuffi, con la Cagnotto a fare da regina, e fondo, da sempre fucina di medaglie. Il Settebello di Campagna difende il titolo, nell'ultima settimana tocca ai campioni del nuoto con Scozzoli da podio

Dieci anni fa l'esordio appena adolescente, ora il ritorno nella stessa piscina dopo aver vinto praticamente tutto. Aspettando la nuova onda azzurra, Federica Pellegrini resta il volto da copertina del nuoto italiano: i mondiali delle discipline acquatiche fanno tappa di nuovo a Barcellona, che proprio nel 2003 aveva spalancato le sue piscine al grande evento natatorio.
Il via con la cerimonia inaugurale il 19 e poi gare fino al 4 agosto, con i tuffi e poi fondo, sincro, pallanuoto e a chiudere il nuoto in vasca: un appuntamento a cui l'Italia arriva dopo il flop ai Giochi di Londra e una certa implosione dopo i fasti di qualche stagione fa. La campionessa veneta resta però la numero uno, nonostante l'ennesimo cambio di rotta e la conversione al dorso in un anno che aveva deciso «sabbatico» e che ha rimodellato su nuove discipline perchè stare fuori dall'acqua proprio non si poteva. Ecco allora che l'azzurra riparte proprio dalla città catalana dove da quindicenne viveva la sua prima esperienza in nazionale. In mezzo una trentina di medaglie, molte luci, qualche flop e tanti cambiamenti tra vasca e vita privata che l'hanno sempre tenuta sotto i riflettori. Farà 200 dorso e staffette con una serenità, dice lei stessa, fisica e psichica nonostante la storia d'amore con Filippo Magnini chiusa non senza strascichi tra gossip e polemiche. A fine settimana sarà a Ostia con la squadra, poi partenza per la Spagna dove l'azzurra arriva senza lo stress da medaglia, ma con la spina sempre inserita, perchè la rivoluzione messa in atto con Philippe Lucas a bordo vasca sembra averle ridato il sorriso dei giorni migliori: la corsa, tanta, abbinata all'allenamento in acqua l'hanno portata a esultare per la sua miglior prestazione sui 400 piani. «Quest'anno è solo divertimento, non ho lo stress di chi deve vincere: gli altri azzurri dovranno dimostrarci di esserci».
Una nazionale che non ha però troppe punte: in vasca (gare al via il 28 luglio) chance da podio le ha Fabio Scozzoli, che sogna la doppietta nella rana. Versione biondo platino (e stavolta i pegni da matricola non c'entrano) l'azzurro allenato da Tamas Gyertyanffy, diventato responsabile del centro federale di Verona, non vuole tornare a casa a magni vuote. La spedizione azzurra per la vasca è salita a 31 atleti (due le aggiunte con Michele Santucci in funzione della 4x100 sl e Luca Pizzini per i 200 rana): tra loro altra faccia da podio è Greg Paltrinieri, già molto più che una speranza del mezzofondo. Ma l'Italia guarda anche alle altre discipline per sperare: si parte con i tuffi e Tania Cagnotto a fare ancora da regina. Ma c'è anche il fondo, da sempre fucina di medaglie: tra i dieci Martina Grimaldi è la più quotata, mentre Fabiana Lamberti la 'nuova' del gruppo di Massimo Giuliani. E poi la pallanuoto: il Settebello di Campagna deve difendere il titolo vinto a Shanghai due anni fa.

Tra le azzurre il ct Fabio Conti ha convocato le sue: tra le veterane c'è una ragazzina che viene da Roma, Fabiana Sparano: ha solo 16 anni e fa la «seconda» in porta. A Barcellona farà il suo salto tra le big, lo stesso che dieci anni fa portò tanto bene a Federica Pellegrini.

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