Per la nuova Ferrari SF15-T, che potrebbe benissimo tornare a vincere nel prossimo mondiale, se non si avranno recrudescenze di debimetro, sarebbe inimmaginabile una presentazione peggiore di quella che ci è stata fatta via Internet. Non per la natura del procedimento, pur così stridente, rispetto all'appassionante rito che ci regalava l'indimenticato Enzo Ferrari; ma per l'incommensurabile vuoto tecnico, autentico festival di ovvietà e di lapalissiane rivelazioni. Che tristezza! L'anima del grande Drake credo che si sarà rivoltata milioni di volte! E ricordo quell'anno, dopo una parentesi poco brillante, in cui mi fece perfino dono di una curva di potenza del nuovo motore, che poi fece faville. Pensate, la curva di potenza! La tengo incorniciata sul mio tavolo.
E queste pallide ombre ci mandano una "Descrizione tecnica" della nuova macchina senza un sol dato e ricca di strafalcioni, compresi gli "alettoni" posteriori da ignoranti, essendo congegni degli aeroplani e non delle F1, che non devono virare. Ci parlano di una monoposto «riprogettata per garantire una maggiore stabilità nelle prestazioni nella percorrenza delle curve, oltre a un maggiore effetto DRS». Che bella comunicazione-stampa! Ci dicono che i radiatori raffredderanno di più! Che gli undici chili di peso minimo serviranno meglio per le zavorre! Signori, è pazzesco! La Ferrari-2014 è stata eclissata fin dal primo Gp d'Australia per una cattiva scelta del turbo da parte del motorista di allora (questa fu la mia diagnosi di Melbourne, confermata durante tutto l'anno) e adesso non ci informano su come il nuovo motorista ha potuto modificare la sovralimentazione, dopo l'annata - "frozen".
Praticamente, infatti, si avrà un nuovo compressore, che assicurerà maggiori potenze, nei limiti del deprecato regolamento sui consumi. Non un "nice"- musetto, come decantato da Mr. Allison, che in oltre mezz'ora di biascicata intervista non ha centrato un solo problema. Dove sono i grandi progettisti del passato? Eppure il Cavallino tornerà ugualmente in auge e sarà la rivincita degli artefici di Maranello più anonimi e oscuri.
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