Olimpiadi, il Settebello aggredì gli arbitri: sospeso 6 mesi

Stangata per le violente proteste dopo il clamoroso errore del Var contro l'Ungheria

Olimpiadi, il Settebello aggredì gli arbitri: sospeso 6 mesi
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Mai un fallo inesistente è costato così caro. Se la beffa dopo il danno era già arrivata a Parigi, il Settebello ha subito un altro durissimo colpo (pure incredibilmente ritardato) da parte della giustizia sportiva della federnuoto internazionale che l'ha squalificato per sei mesi. Per capire la portata dell'evento bisogna riavvolgere il nastro al 7 agosto scorso ai Giochi di Parigi, quando l'Italia della pallanuoto esce nei quarti di finale contro l'Ungheria, penalizzata da un'incredibile decisione arbitrale per un intervento involontario di Condemi che colpisce un avversario mentre conclude a rete per il gol del momentaneo pareggio azzurro. Gli arbitri, infatti, pur riguardando l'azione al Var, annullano il gol, espellono l'azzurro per gioco violento e concedono un rigore ai nostri avversari che così passano dal potenziale 3-3 al vantaggio per 4-2. Il Settebello gioca quindi 4 minuti in inferiorità numerica ma riesce a tener testa ai magiari arrivando ai rigori che poi vedranno il successo dell'Ungheria.

Il ricorso della nostra nazionale porta però alla prima beffa, perché gli organi di giustizia riconoscono che l'azione di Condemi non era violenta, e quindi non sanzionabile, ma respingono comunque il reclamo della federnuoto, confermando il risultato. Gli azzurri indignati e amareggiati volteranno le spalle alla giuria, durante gli inni, nella successiva partita del torneo di classificazione, gesto che certamente non è passato inosservato e che ai tempi non andò giù nemmeno al presidente del Coni Malagò.

Ma purtroppo le rimostranze azzurre non finirono lì, visto che adesso la commissione disciplinare della federazione mondiale ha stangato il Settebello con 6 mesi di squalifica (che costeranno la partecipazione alla coppa del mondo in Qatar) e 100mila dollari di multa perché dopo la gara, stando alle ricostruzioni, gli italiani sarebbero passati anche alle vie di fatto: alcuni azzurri, ma anche alcuni membri dello staff, avrebbero infatti minacciato verbalmente e fisicamente gli arbitri nel parcheggio della piscina

olimpica dopo la partita. La nostra federnuoto comunque ha deciso di non ricorrere più, sperando di chiudere il caso e far dimenticare al più presto una brutta pagina. Per il Settebello ma anche per la pallanuoto mondiale.

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