Pafundi c'è, ma il laboratorio Italia è "indifeso"

Il talento dell'Udinese è il più giovane debuttante azzurro negli ultimi 100 anni

Pafundi c'è, ma il laboratorio Italia è "indifeso"

Una manciata di minuti e tanto basta per il record: Simone Pafundi è il terzo esordiente in Nazionale più giovane di sempre, il primo degli ultimi 100 anni. Firma il record, il ct Mancini, uno cui piace sorprendere e scoprire. E così, in questi 4 anni azzurri, ha pescato Zaniolo prima ancora che giocasse in Seria A, e ci ha visto più lungo di chi Zaniolo allenava tutti i giorni, ma ha reso popolari anche Gnonto e Grifo, che giovane non è e che quasi nessuno conosceva quando, nel 2018, l'ha fatto debuttare in maglia azzurra, vertice di una carriera cominciata e ancora in corso in Bundesliga.

Oggi Grifo, 2 gol all'Albania e già 4 gol in sole 7 partite, è uno di noi, azzurro almeno verso il prossimo Europeo, del Mondiale 2026 chi lo sa. Mancini somma 54 esordienti in 56 partite da ct, 3 solo a Tirana: Fagioli e Pinamonti, oltre a Pafundi. Il gusto di scoprire, associato alla necessità di innovare. Poi è il caso che qualcuno ovviamente si perda, come Zerbin ed Esposito sr, passati a maggio dalla Serie B (Frosinone e Spal) all'Italia e poi spariti dai radar.

Pafundi & C. sono anche marketing, Mancini è scaltro e sa bene che un 16enne dopo 100 anni avrebbe conquistato molto spazio e altrettanti titoli. Perché proprio ora che gli altri giocano in Qatar e la nostra Italia fa la spola fra Tirana, Coverciano e l'Albania, un po' di sana distrazione di massa può fare comodo. Che poi il ragazzo sia bravo, lo dicono tutti e perciò sarà anche vero. Cioffi, che l'anno scorso allenava l'Udinese, ha bruciato Mancini facendolo esordire in Serie A prima che in azzurro, 22 minuti all'indomani delle convocazioni per il maxi stage di maggio (53 giocatori), laboratorio esplorativo sul calcio del futuro, nel quale si fa fatica a trovare difensori, se è vero che Bonucci è ancora in campo nell'Italia e non nella Juve (dove ha fatto anche la riserva a Gatti, un altro arrivato in azzurro prima di passare in Serie A, e invece in panchina a Tirana).

Persino il Chelsea voleva Pafundi, che ha un fratello con 2 anni in più ma dicono parecchio talento in meno, l'Udinese è stata lesta a sfruttare l'indecisione della famiglia, poco propensa a separarsi così presto dal giovane Simone, e gli ha perciò fatto firmare il primo contratto da prof, fino al 2025. Sarà bello capire cosa accadrà da gennaio, se Pafundi, che già si allena a tempo pieno con Sottil, ma poi il sabato va a giocare in Primavera (finora 9 partite e 3 gol) farà in salto definitivo in Serie A, e come.

Intanto, Mancini se lo coccola, investimento per il futuro, come Willy Gnonto, l'altro baby che in A non ha mai giocato e che ha preferito la Svizzera e lo Zurigo piuttosto che fare la fila in nerazzurro. Ora è al Leeds e sta scoprendo a proprie spese quanto è dura farsi spazio in Premier league (3 presenze e nessun gol). Molto più semplice giocare con l'Italia.

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