![Come rosica Saviano, J.D. Vance strapazza l’Ue e Tony Effe: quindi, oggi...](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/14/1739554214-screenshot-2025-02-14-183001.png?_=1739554214)
- Ursula von der Leyen annuncia che l’Ue proporrà di tenere le spese militari fuori dal patto di stabilità, così da permettere ai Paesi di investire più del 3% in armi. Sono d’accordo, sia chiaro. Ma faranno fatica i burocrati europei a spiegare agli elettori che il Patto di Stabilità era intoccabile per le politiche sociali mentre lo si può infrangere per comprare qualche missile in più. Già vedo il M5S di Conte che scalda i muscoli della propaganda.
- Stefano Cappellini su Repubblica sostiene che alla fine della fiera negoziare con Putin era semplice: bastava dargli ciò che chiedeva. La verità è che sono passati 3 anni dall’inizio di quell’invasione e Kiev non è riuscita a sconfiggere Mosca. Forse neppure Putin ha battuto Zelensky, ma gli ha strappato una larga fetta di territori. E Cappellini sa che le guerre finiscono in due modi: o con la vittoria totale di una parte in causa, in questo caso improbabile; oppure con una trattativa che parta dalla situazione sul campo. Punto. Non è detto che la strategia americana vada in porto, sia chiaro, ma non riesco proprio a capire come si possa preferire un conflitto infinito, in cui muoiono soldati e civili, a un trattato di pace quali che siano i confini che l’Ucraina dovrà semmai disegnare. Capisco l’orgoglio nazionale all’inizio della guerra: giustamente tutti si sono prodigati per sostenere Kiev di fronte alle mire espansionistiche russe. Come dice Fazzolari è solo grazie al nostro aiuto se le cose non sono andate pure peggio. Ma sono passati tre anni, signori, e un conflitto infinito si traduce in infiniti decessi, in un Paese che deve indebitarsi per pagare munizioni e nel rinvio sine die della necessaria ricostruzione. E tutto per cosa: per riconquistare il Donbas? I pacifisti si son forse trasformati in nazionalisti?
- Chi paragona Putin a Hitler dimentica un piccolo, enorme, dettaglio: la deterrenza atomica che a quel tempo non esisteva. E che oggi resta un impedimento enorme a guerre mondiali su larga scala. Almeno per il momento.
- "La scelta di Carlo Conti è stata preziosa, ha accontentato i gusti musicali di tutti. Abbiamo Massimo Ranieri e Marcella Bella che hanno cantato senza quella merdaccia di autotune e sono stati bravissimi”. Iva Zanicchi for president.
- Questo Festival è così povero di polemiche che giriamo attorno alla collana di Tony Effe che uno zelante manager Rai gli ha fatto togliere benché fosse già salita sul palco nel 2024 con Sangiovanni. Allora, non potete accusare la Rai di tutti i mali di questo mondo ma anno scorso ci fu un patatrac per via delle scarpe di John Travolta ed era necessario evitare un secondo scivolone. Magari Viale Mazzini ha esagerato, magari è stata un tantino troppo stringete, ma meglio sbagliare per eccesso di zelo che ritrovarsi un'accusa di pubblicità occulta. No?
- Tre serate di Sanremo e non poteva certo mancare Roberto Saviano, il quale dopo aver visto (si spera) il Festival di Carlo Conti ha deciso di registrare un video che a causa della non fluidissima parlantina va rivisto almeno tre volte prima di decifrarlo a fondo. La tesi di Saviano, in sintesi, è che questo sarebbe un “Festival sovranista” per tre motivi. Primo, perché Conti ha deciso di cancellare ogni riferimento a temi politici che possano dividere. . Secondo, perché non ci sono monologhi. Terzo, perché mancano le critiche sul cachet degli artisti e dei co-conduttori invitati sul palco. Saviano sbaglia: questo è un festival normalizzato ma non sovranista, come invece negli anni passati ci siamo sorbiti un festival progressista. Per il semplice motivo che se Conti avesse scambiato la propaganda sinistra con la propaganda destra, avremmo avuto famiglie tradizionali sul palco, appelli contro l’aborto, critiche alla maternità surrogata, magari elogi alla pace che Trump sta cercando in Ucraina. Invece banalmente, per ora, il Festival ha eliminato tutta quella sovrastruttura politica, o meglio politicamente corretta: niente moralismo, niente prediche sul femminismo, sulle guerre, sulla body positivity eccetera eccetera. Solo qualche accenno contro i femminicidi e contro il fumo, che tuttavia Conti è stato bravo a contenere senza farle strabordare. Poi tanta musica e qualche modesta risata. Secondo: non ci sono polemiche sui cachet proprio perché a nessuno, neppure al più populista, verrebbe mai in mente di criticare lo stipendio di un comico che fa il comico o di un cantante che canta. Diverso è se il palcoscenico pubblico (e i relativi introiti) vengono utilizzati per veicolare un messaggio, che - come dice Saviano - esprime sempre una presa di posizione. Di parte. Il problema, semmai, è che il messaggio in passato è sempre stato della stessa parte. Fosse un festival davvero sovranista, e ci scusiamo col diretto interessato per il paragone, al posto di Rula Jebreal avremmo visto un monologo di Giuseppe Cruciani sul free speech, contro il green pass, sui migranti o sul sesso. Anche quella sarebbe stata una presa di posizione, intellettuale. A Saviano sarebbe andata bene lo stesso?
- J.D. Vance massacra l’Europa alla Conferenza sulla sicurezza in corso in Germania. Ve la sintetizzo: l’Ue deve pensare e fermare i migranti; deve smetterla di censurare le libere opinioni; deve difendere la libertà di parola che "che è in ritirata". Non so se sia vero che la "censura" sia per l'Europa una minaccia maggiore della Russia, ma che sia un vero "nemico interno" appare incontestabile.
- J.D. Vance: “In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata. A quanto pare, non si può imporre l'innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su cosa pensare, cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate". Da mandare a memoria.
- Quella di J.D. Vance è un'invasione di campo nelle politiche europee? Sì, certo. Poteva evitarsela? Forse. Ma in fondo è pieno il mondo di leader esteri che si impicciano delle questioni politiche di altri Stati. Chiedere a Scholz per informazioni o ai ministri di Macron.
- A chi contesta le intromissioni di Musk nelle elezioni europee, Vance risponde: “Se la democrazia americana è sopravvissuta a 10
anni di rimproveri di Greta Thunberg, voi ragazzi potete sopravvivere qualche mese di Elon Musk”. Stupendo. Anche se, va detto, il Tycoon al momento lavora direttamente per l’amministrazione Usa quindi è un tantino diverso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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