Da Papa Francesco messaggio e tweet per i Mondiali

Papa Francesco Bergoglio, a poche ore dal fischio d'inizio di Brasile-Croazia, con un lungo video-messaggio in portoghese trasmesso dall'emittente "Rete Globo", ha auspicato che i campionati mondiali di calcio siano una "festa per i popoli" e che vengano giocati nella massima fraternità e lealtà sportiva

Anche dal Santo Padre un messaggio per il Mondiale
Anche dal Santo Padre un messaggio per il Mondiale

Il Pontefice Francesco Bergoglio, noto appassionato di calcio, ha lanciato ai fedeli di tutto il mondo il suo personale messaggio di auguri a godersi i prossimi campionati mondiali di Brasile 2014, che prenderanno il via con la partita tra i padroni di casa e la Croazia.

Francesco, tifoso della sua Argentina e del club del San Lorenzo de Almagro (di cui è stato fatto socio quando ancora era Acivescovo di Buenos Aires), ha dichiarato che i Mondiali sono un'occasione eccellente per promuovere a livello globale quei valori tipici dello sport: fraternità, solidarietà, lealtà, amicizia, perseveranza. Il messaggio del Pontefice è stato registrato in lingua portoghese dai giornalisti della popolare emittente televisiva brasiliana "Rete Globo" ed è stato diffuso in seguito da Radio Vaticana. L'ex Arcivescovo di Buenos Aires ha dichiarato che:

"Lo sport è uno strumento per comunicare i valori che promuovono il bene della persona umana e aiutano a costruire una società più pacifica e fraterna. Pensiamo alla lealtà, alla perseveranza, all'amicizia, alla condivisione ed alla solidarietà".

Il messaggio registrato da Bergoglio è stato preceduto da un tweet lanciato dal profilo ufficiale del Santo Padre sul popolare social network, in cui il leader religioso ha messo l'accento sul fatto che il calcio è una metafora della vita e che, se praticato con il giusto spirito, può essere una delle migliori "scuole di formazione" per dar vita ad una nuova cultura, basata sull'armonia, sull'incontro e sulla pace tra i popoli del pianeta.

538em;">Per il Papa, il calcio insegna a rispettare sia i compagni di squadra, sia gli avversari, sottostando a regole condivise da tutti. Secondo Papa Francesco, nessuno può vincere da solo, sia che si parli di una partita di calcio, sia che si parli della vita.

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