Pareggi, pochi punti e tanti infortuni. Juve-City è una super sfida fra "malate"

Champions League. Signora a -7 dalla Dea, per il Manchester solo un successo in 9 partite

Pareggi, pochi punti e tanti infortuni. Juve-City è una super sfida fra "malate"
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Torino - La Juventus malata di pareggite e a meno sette dall'Atalanta capolista in campionato. E il Manchester City di Guardiola che non è mai stato così in difficoltà, avendo vinto una sola partita delle ultime nove tra tutte le competizioni. Stasera, allo Stadium sarà una sfida tra grandi malate che non hanno finora viaggiato ai mille all'ora nemmeno in Champions: otto punti raccolti in cinque gare per entrambe, così che chi dovesse perdere stasera vivrebbe con un po' di ansia i due turni che mancano al termine della prima fase. «Ci siamo preparati bene così Thiago Motta e possiamo ancora migliorare in tutto. Dovremo giocare con grande qualità, il City tiene molto la palla e viene in attacco con tanti uomini». Servirà una Juve di nuovo impermeabile in difesa, come era a inizio stagione e come ultimamente non è più. «Siamo una squadra giovane ancora Motta e abbiamo dimostrato di avere carattere. Finora abbiamo perso una sola partita, in Champions: dobbiamo continuare così, ma abbiamo il potenziale per fare di più. Il City? Ha vinto tutto e con continuità, facendo cose straordinarie: non so se sia in crisi, è sempre tutto relativo». La Juve sarà peraltro meno incerottata del solito e già questa è una bella notizia: Cambiaso potrebbe farcela, ma intanto tornano tra i convocati McKennie e Douglas Luiz. Mettiamola così: non si è ancora all'abbondanza assoluta, ma qualche alternativa in più ci sarà. «Con me gioca chi merita», la chiosa dell'allenatore bianconero che poi applaude Yildiz per avere evitato un trabocchetto verbale spiegando che «gioco dove vuole l'allenatore».

Dall'altro lato, i campioni d'Inghilterra con il morale ammaccato e una serie infinita di infortunati: un po' come la Juve. E se i bianconeri hanno patito il ko di Bremer, i guai dei citizens sono cominciati quando Rodri è finito in infermeria anche lui a causa di un crociato rotto.

Manco a dirlo, il pericolo pubblico numero uno sarà comunque Haaland (5 reti in altrettante partite di Champions), uno che la Juve aveva in mano nel 2017 salvo poi tirarsi indietro per una cifra di poco inferiore ai quattro milioni.

L'altra sfida di oggi: BENFICA-BOLOGNA ore 21 Sky

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