Se il 4-0 di metà settimana contro il Cagliari in Coppa Italia è stata (per modo di dire) vera gloria, la Juventus lo capirà stasera a Monza: come il Venezia affrontato la scorsa settimana e raggiunto solo su rigore oltre il 90', anche i brianzoli sono al momento ultimi in classifica e non dovrebbero sulla carta rappresentare ostacolo insormontabile. Tuttavia in stagione i bianconeri sono già inciampati più volte contro le piccole' (Empoli, Cagliari, Parma e Lecce, prima dei lagunari) e va da sé che non si possa dare nulla per scontato, pure alla luce di una classifica che ha bisogno di essere aggiustata.
Insomma: se la Signora non dovesse vincere oggi, lo scenario si complicherebbe parecchio anche avendo come obiettivo (minimo) il quarto posto e ricordando che domenica prossima arriverà allo Stadium la Fiorentina. Poi sarà tempo di Supercoppa, obiettivo certamente marginale rispetto alla qualificazione alla prossima Champions. «Pensiamo solo al Monza le parole di Thiago Motta -. Se troveremo una squadra chiusa, dovremo usare la grande qualità che abbiamo in squadra prima per creare e poi per concludere bene le azioni che svilupperemo. Un bilancio di quanto fatto finora? Li lascio a voi, perché per me i bilanci si fanno alla fine. Sono soddisfatto del lavoro di tutti, ma pretendo sempre di più partendo da me stesso».
Avanti, allora. Con un attacco finalmente quasi al completo (non ci saranno soltanto il solito Milik, mai disponibile finora, e il tuttofare Weah) e un Nico Gonzalez che si candida per un posto da titolare.
In compenso mancherà ancora una volta l'ormai oggetto misterioso Douglas Luiz, «perché voglio solo giocatori al cento per cento. Fagioli? Convocato, poi vedremo se giocherà dall'inizio o meno». La realtà è che di qui a qualche settimana il numero 21 saluterà la Juve, bisognosa di fare cassa per arrivare ad almeno un difensore.
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