Pellè unico lampo azzurro. Ma Conte ritrova De Rossi

L'Italia in rodaggio fatica con la Scozia. Candreva brilla, male Eder Domani la lista dei 23. E il 4 giugno Ventura firmerà come nuovo ct

Pellè unico lampo azzurro. Ma Conte ritrova De Rossi

Un'Italia da lavori in corso, molto imballata dai duri allenamenti di Coverciano degli ultimi giorni, di sicuro non ancora al top e pronta per le prime sfide dell'Europeo. I nostri avversari, che avranno «spiato» la sfida con la Scozia, avranno tratto le loro conseguenze. Consci però che la truppa di Conte ha margini di miglioramento. Che andranno però affinati, soprattutto nell'impalcatura del gioco, nel lavoro della prossima settimana nel quartier generale fiorentino e poi nei primi giorni di lavoro nel ritiro di Montpellier. Finalmente con i 23 eletti, che Conte avrà già in testa dopo la partita di La Valletta e che renderà noti domani sera.

Nella gara delle scelte, dà buone risposte De Rossi, il cui stato di forma nonostante il problema al tendine d'Achille sembra buono: raddoppi, tre buoni lanci per i compagni, posizione molto alta in campo. Visto così, difficile poterlo tenere fuori anche in considerazione della situazione in bilico di Thiago Motta e Montolivo. Pellè timbra il cartellino in terra maltese come aveva già fatto al suo esordio in azzurro nell'ottobre 2014 e conferma la sua candidatura come punta titolare, Eder - assist a parte nel caso del gol del compagno di reparto - sembra invece un po' scarico e non incisivo quanto potrebbe. Anche se nell'immediata vigilia, Conte lo aveva difeso: «È vero che ha segnato un solo gol nei sei mesi all'Inter, ma in tutto il campionato ne ha realizzati 13 ed è lui il cannoniere dei 30 che ho a disposizione. E poi, i dati statistici lasciano il tempo che trovano». Florenzi e Giaccherini, il più attivo dei nostri in fase conclusiva (tre tiri, di cui due fuori dallo specchio, e bene negli inserimenti senza palla) non sono calciatori dai piedi dolci, ma mezzofondisti che hanno bisogno di metri e restano due elementi preziosi dal punto di vista tattico.

L'Italia del primo tempo fa arrabbiare parecchio Conte. La squadra gira in folle con una manovra troppo sotto ritmo che agevola il posizionamento della Scozia, avversario che bada a difendersi e che raramente si affaccia dalle parti di Buffon. Gli azzurri, con il 3-5-2 che propone all'inizio i potenziali titolari (ma le gerarchie potrebbero cambiare nella settimana di avvicinamento alla seconda amichevole di Verona con la Finlandia), vanno a sprazzi. Gli interpreti in campo sembrano più preoccupati di applicare gli schemi testati negli allenamenti di Coverciano. Le cose migliori le offre così Candreva, esterno molto attivo dal quale arrivano molti palloni interessanti in area.

Il messaggio che dà il ct negli spogliatoi è di essere più aggressivi e soprattutto di far salire la velocità di manovra. Dopo la rete di Pellè, inizia la girandola dei cambi: Jorginho garantisce più geometria e velocità rispetto a De Rossi con il quale la nazionale è più compatta e «corta», Bernardeschi, Insigne e Zaza si regalano minuti senza però offrire giocate particolari, Parolo si conferma una buona alternativa per il centrocampo. Eppure nel secondo tempo creiamo meno occasioni del primo, mentre la Scozia su un nostro errore di disimpegno sfiora il pari con Ritchie. «In Francia la squadra dovrà avere fame e ferocia agonistica, ma per far bene servirà anche un impianto di gioco che stiamo trovando e nei momenti difficili ci vuole soprattutto intensità, voglio una squadra con la S maiuscola, ma sappiamo che c'è davanti un percorso difficile», così Conte. Ieri notte avrà iniziato a pensare alle scelte, dolorose, da fare.

Intanto Giampiero Ventura,

che sposerà la compagna Luciana il 1° giugno a Bari, incontrerà sabato 4 il presidente della Figc Tavecchio, insieme al nuovo dt Lippi, per firmare il contratto. L'annuncio ufficiale arriverà nel Consiglio federale del 7.

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