Plusvalenze sospette, indaga la Covisoc: tremano Juventus e Napoli

Gli scambi Pjanic-Arthur, Danilo-Cancelo e altre operazioni di mercato della Juventus sono finite nel mirino della Covisoc. Anche il Napoli sotto la lente di ingrandimento per il trasferimento di Osimhen

Plusvalenze sospette, indaga la Covisoc: tremano Juventus e Napoli

La Commissione di vigilanza sulle società di calcio sta facendo tremare la Serie A. Motivo? Due anni di plusvalenze, tra il 2019 e l'anno in corso, per un totale di 62 operazioni di mercato finite nel mirino della Covisoc e sono ora sul tavolo della Procura Federale. Secondo quanto riporta la Repubblica, infatti, la relazione è finita nelle mani del procuratore della Figc Giuseppe Chinè e sulla scrivani dela numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina per chiedere che si indaghi sulla natura di queste operazioni e a rischiare ci sarebbero due big del campionato italiano: Juventus e Napoli.

Manovre bianconere e azzurre

La Juventus è finita nel mirino della Covisoc per l'acquisto dei cartellini di Franco Tongya e Marley Aké, per citarne alcuni, che i bianconeri hanno scambiato con il Marsiglia per 8 milioni di euro ciascuno e che oggi giocano rispettivamente nella quarta serie francese e nella nostra Serie C (valutazioni dunque ritenute eccessive). La Covisoc ha messo sotto la sua lente di ingrandimento la società presieduta da Andrea Agnelli con 42 trasferimenti sospetti e 21 giocatori coinvolti per un giro di 90 milioni, ma con un circolo di soli 3 milioni e benefici per il bilancio di 40 milioni.

Le operazioni più grandi sono invece quelle che hanno coinvolto lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona e quello con il Manchester City tra Cancelo e Danilo. Non solo la Juventus, dato che anche il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille al Napoli ha destato più di un sospetto. Oltre ad un grande conguaglio in favore del club campione di Francia in carica, infatti, sono finiti in Ligue 1 anche quattro giocatori per un totale di 20 milioni di euro.

Peccato che di questi quattro solo uno sia rimasto al Lille senza mai giocare, mentre gli altri tre sono tornati in Italia e ora due di loro militano in serie D e uno in serie C. Queste operazioni sospette hanno fatto suonare il campanello d'allarme alla Covisoc che già nel 2018 aveva messo nel suo mirino altre due big della Serie A: le due squadre di Milano.

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