Poker per il bis 5 anni dopo. Ecco la sfida più difficile: ripetersi

Basile, Garozzo, Rossetti e la Bacosi domani "difendono" l'oro di Rio. E scendono in vasca Pellegrini e Quadarella

Poker per il bis 5 anni dopo. Ecco la sfida più difficile: ripetersi

Repetita iuvant, così dicevano i latini. Ma riusciranno i nostri eroi azzurri a ripetere le gesta di cinque anni fa? Domani l'Italia sogna in grande, visto che alcuni degli olimpionici di Rio, nello stesso giorno, andranno a caccia del bis a cinque cerchi. Un poker di stelle tricolori: parliamo di Fabio Basile (judo), di Daniele Garozzo (scherma), di Diana Bacosi e Gabriele Rossetti (tiro a volo). A questo quartetto, in realtà, andrebbero aggiunti pure Andrea Cassarà (scherma), già due ori olimpici a squadre, e Chiara Cainero (tiro a volo), oro a Pechino e argento a Rio. Insomma, c'è da restare incollati alla televisione. Forse anche di lunedì varrebbe la pena restare a casa...

Si dice che ripetersi, per uno sportivo, è sempre un'impresa difficile. Una missione tutt'altro che scontata. Eppure, le basi per altri successi azzurri ci sono. Qualche mese fa, ad esempio, Fabio Basile ci raccontava di quanto è stato per lui complicato il post-Rio 2016, forse perché distratto dalle sirene della tv. Poi, però, una volta giunto l'anno olimpico il torinese, che in Brasile ha conquistato per l'Italia la medaglia numero 200 della storia dei Giochi olimpici, è ritornato alla vittoria nel Grand Slam, dimostrando che il salto di categoria (dai 66 ai 73 kg) è stata una scelta azzeccata. C'è però anche chi nel dopo Rio ha continuato a mietere successi: come il fiorentino Gabriele Rossetti e la perugina Diana Bacosi, ori iridati tra 2017 e 2019. Mentre Daniele Garozzo, pur non riuscendo a salire sul gradino più alto del podio a livello individuale, ha continuato a collezionare medaglie. La speranza è che il siciliano possa essersi tenuto la stoccata vincente per Tokyo.

Detto questo, la giornata di domani segnerà anche il debutto di altre due stelle azzurre, come Federica Pellegrini e Simona Quadarella. Entrambe, infatti, in un mezzogiorno di fuoco scenderanno in vasca per le batterie di 200 e 1500 stile libero. Da un lato c'è l'eterna Fede, che si appresta a nuotare la quinta Olimpiade; dall'altro, invece, l'esordiente Simona. È al debutto pure lo schermidore Alessio Foconi (fioretto), che ha dovuto aspettare fino ai 31 anni per poter salire per la prima volta sulla pedana dei Giochi. Oltre al fatto di essere di Roma, Simona e Alessio condividono la delusione di cinque anni fa, quando restarono per un soffio fuori dai convocati per l'edizione carioca.

In quel momento, guardando le Olimpiadi dal divano di casa, nella testa di Quadarella e Foconi deve essere scattato qualcosa, forse una sorta di voglia di rivalsa, solo così si spiegherebbero i due ori mondiali vinti da Foconi nel 2018 e da Quadarella nel 2019. E se alla fin fine fossero loro due ad essere i protagonisti di questi Giochi?

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