E a Valencia almeno illudiamoci che qualcuno lo possa vendicare

La speranza è che Vale non corra da solo. Un alleato che duelli con Lorenzo e faccia perdere tempo, magari la pista, a Lorenzo, come Marquez ha fatto con Rossi

E a Valencia almeno illudiamoci che qualcuno lo possa vendicare

C i vorrebbe qualcuno, questa volta, che accanto a Vale ci sia. Non basterà “Rossi c'è”: servirebbe, davvero, un alleato. O almeno un tifoso. Un supporter della causa di Rossi, contro tutto e tutti. Che ci faccia sognare l'impossibile, perché questo desiderano i tifosi di Valentino, da domenica mattina: che qualcuno vendichi il Dottore. Che la pariglia sia resa agli spagnoli, al non-chiamiamolo-complotto-però-lo-sembra-tanto, e quindi sì, ammettiamolo: il desiderio neanche troppo nascosto è che qualcuno faccia cadere Lorenzo (sempre che non ce la faccia da solo), senza fargli male, ma giusto quel che basta per farlo andare fuori pista, magari arenare oltre il cordolo e, guarda un po' che peccato, autoeliminarsi dalla corsa. È politicamente scorretto? Sì. Scorrettissimo. Ma non c'è finzione, non c'è moralismo quando in gioco c'è non solo un Mondiale, ma il Tifo: Valentino Rossi è la MotoGp, spesso e volentieri è stato pure lui cattivello e perfido e spietato con gli avversari; e però che arrivi Marquez a ricordarglielo e Lorenzo ad approfittarne non sta bene, al popolo del 46.

Il punto è che nessuno, ragionevolmente, si prenderà la briga di vendicare Valentino. Iannone, per dire, o Dovizioso? Non lo faranno mai, però se lo facessero... Si guadagnerebbero per sempre la gratitudine dell'Italia tifosa. Non c'è moto senza Valentino: però Valentino non ha amici nelle moto, non veri. Non lo era di certo Marquez, il fan diventato rivale e ora nemesi, non lo sono gli altri: tutti troppo poco rispetto a lui, l'imperatore supremo e assoluto di questo sport. Tutti troppo invidiosi. E però, che bel gesto sarebbe, ripagare un torto, al di là di tutte le considerazioni del caso, cioè perfino oltre le osservazioni, magari pure vere, sul fatto che Rossi, fosse stato davvero Rossi, non si sarebbe lasciato innervosire, non sarebbe finito in una delle classiche trappole alla Rossi, appunto.

E però. Nessuno lo farà, ma qualcuno dovrebbe farlo: perché il Mondiale assegnato col trucchetto è una ingiustizia, perché la penalità inflitta a Valentino è una ingiuria alla moto Gp. È un insulto a chi ama questo sport.

Non si vuole equità, non si vuole sportività: si vuole che qualcuno riaggiusti le cose. Si vuole che tutto torni al suo posto: Valentino, e poi tutti gli altri. Il sogno, ecco, è uno solo: che Marquez e Lorenzo si scontrino (quel che basta), magari all'ultimo giro...

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