Con enorme rammarico, in questo sgradevole Gp di Germania, tutti i valori tecnici sono stati cancellati dalla pioggia intermittente e alla fine ne sappiamo quasi come prima che l'appassionante confronto Ferrari-Mercedes potesse vivere l'ennesimo episodio. Solo nella prima fase di gara è stato possibile valutare il raffronto tra le macchine di Vettel e di Bottas, raffronto che ha ribadito le risultanze delle qualifiche, giustificando e riconfermando il distacco dello 0,29 % del tempo sul giro, con leggera, ma costante, tendenza al miglioramento, come del resto sembrava plausibile fin dall'inizio. Troppo lontano, nel primo stint, l'accostamento con la macchina di Hamilton, per la posizione di partenza. Ed ecco che prepotentemente, con questa Mercedes su gomme Soft, è stata ribadita a oltranza la razionalità della competizione con mescola più dura delle assurde Ultra-Soft, con il maggior peso d'autovettura a massimo carico di carburante. Come dire che sarebbe ora di smetterla con questa pratica e sarebbe tempo di dare una svolta più importante al regolamento.
Infine, il fatto che il piccolo errore di Vettel, con conseguenze disastrose, sia avvenuto quando la prevalenza sul binomio Bottas-Mercedes era entrata nell'area
degli otto secondi, sta a dimostrare che il margine della Ferrari era tale da far ritenere più dello 0,29%, dettaglio molto favorevole, nel condurre a qualche possibile linea di superiorità nelle prossime battaglie mondiali.
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