Qatar 2022, ecco 4 possibili sorprese da seguire con attenzione

Ai Mondiali non mancano mai le grandi rivelazioni. La Danimarca di Eriksen, il Senegal di Koulibaly, la Serbia di Vlahovic e il Canada di Davies hanno tutto per stupire

Qatar 2022, ecco 4 possibili sorprese da seguire con attenzione
I punti chiave

Il countdown è iniziato: manca sempre meno all'inizio di Qatar 2022 ed è arrivato il momento dei pronostici sulle possibili vincitrici. Si confermerà la Francia campione in carica anche senza Pogba oppure finalmente Messi vincerà la Coppa del Mondo con l'Argentina? Possibile ma guai a sottovalutare il Brasile di Neymar e perché no Spagna e Inghilterra. In fondo è sempre difficile fare previsioni ma di sicuro diventa ancora più arduo pescare nelle retrovie e azzeccare le squadre rivelazione. Ogni Mondiale però trova sempre nuove favole da raccontare e protagonisti inattesi. Proviamo allora a indovinare cinque sorprese o meglio potenziali sorprese che potrebbero sorprenderci in Qatar.

Danimarca

La storia insegna mai sottovalutare la Danimarca. La Danish Dynamith fu protagonista infatti di una delle più grandi imprese della storia del calcio quando ripescata al posto della Jugoslavia trionfò agli Europei 92 in Svezia contro ogni pronostico. La nazionale allenata dal tecnico Kasper Hjulmand sta vivendo un grande momento. Durante le qualificazioni, si è imposta nel suo girone con 30 goal fatti e solo 3 subiti perdendo una sola partita con la Scozia a qualificazione già ottenuta. La formazione danese può contare su un giusto mix di esperienza e talento.

Tra i pali c’è il figlio d’arte Kasper Schmeichel (Nizza), mentre in difesa ci sono Simon Kjaer (Milan), Andreas Christensen (Barcellona) e l'esterno Joakim Mæhle (Atalanta). A centrocampo insieme al roccioso Pierre-Emile Hojbjerg (Tottenham) troviamo Christian Eriksen (Manchester United) tornato in perfette condizioni dopo l’episodio di Euro 2020 e il talentuoso Mikkel Damsgard (Brentford). In attacco si giocano il posto Kasper Dolberg (Siviglia) e Andreas Cornelius (Trabzonspor). Fa parte del Gruppo D insieme a Francia, Tunisia e Australia e non dovrebbe riscontrare troppi problemi per il passaggio del turno. Poi dagli ottavi in poi chissà.

Senegal

Il Senegal ha tutto per essere la sorpresa di Qatar 2022 e diventare la squadra simpatia. I Leoni della Teranga sono alla terza partecipazione alla fase finale dei Mondiali dopo il 2002 e il 2018. Vent'anni fa raggiunsero i quarti di finale, miglior risultato di sempre per una nazionale africana, insieme al Camerun nel 1990 e al Ghana nel 2010, edizione in cui sconfissero la Francia campione del mondo e d'Europa in carica nella prima partita del torneo. La squadra allenata da Aliou Cissè si presenta al Mondiale da fresca vincitrice della Coppa d’Africa nella primavera 2022, conquistata ai rigori contro l'Egitto di Salah ed è pronta ad imporsi anche a livello mondiale.

La rosa è di altissimo livello. Vediamo nello specifico. In porta, Édouard Mendy (Chelsea). In difesa: il capitano Kalidou Koulibaly (Chelsea), Fodé Ballo-Touré (Milan), Bouna Sarr (Bayern Monaco), Abdou Diallo (Lipsia). In mezzo: Idrissa Gueye (Everton), Nampalys Mendy (Leicester City), Pape Gueye (Olympique de Marseille). E in attacco Boulaye Dia (Salernitana) e la punta di diamante Sadio Mané (Bayern Monaco). Il Senegal è inserito nel Gruppo A con Olanda, Qatar ed Ecuador: il passaggio del turno sembra davvero obbligato.

Serbia

Talento e grandi campioni non sono mai mancati alla Serbia. Eppure su quattro partecipazioni ai Mondiali soltanto una volta ha raggiunto gli ottavi di finale. Parliamo di Francia '98 e da allora sono arrivate solo delusioni. Qatar 2022 sembra proprio la volta buona per invertire il trend. La nazionale allenata da Dragan Stojkovic è stata la vera rivelazione delle qualificazioni riuscendo a imporsi al primo posto nello stesso girone del Portogallo di Cristiano Ronaldo. In totale otto partite del girone senza subire neanche una sconfitta con 18 goal fatti e 9 subiti.

Il capocannoniere della squadra è stato Aleksandar Mitrovic con 8 goal in 8 partite e autore di una fantastica annata con il Fulham conclusa con 43 goal segnati e la promozione in Premier League. La formazione serba è piena di forza fisica e talento. Oltre a Mitrovic spiccano Dusan Tadic (Ajax), Dusan Vlahovic (Juventus) e Sergej Milinkovic-Savic (Lazio) insieme ad altri italiani d'adozione Filip Kostic (Juventus), Saša Lukic (Torino), Nikola Milenkovic (Fiorentina) e Darko Lazovic (Hellas Verona). Di sicuro il sorteggio non ha sorriso alla Serbia, inserita nel Gruppo G, con Brasile, Camerun e Svizzera. Servirà partire subito forte per evitare l'ennesima delusione.

Canada

Non ci sono dubbi, il Canada è una delle partecipanti da seguire con grandissima curiosità. The Canucks tornano ai Mondiali dopo ben 36 anni di assenza. Era Messico '86 quando nonostante un buon gioco espresso persero tutte le partite uscendo al primo turno. Da allora le cose sono cambiate molto. Il Canada sta sviluppando il movimento calcistico in maniera sistematica: ha grande seguito, ha ottime squadre in MLS (Toronto e Montreal) e ora anche i frutti cominciano a vedersi. La nazionale allenata da John Herdman ha dominato le qualificazioni Concacaf del Centro e Nord America.

Ma soprattutto può contare su tanti giocatori di ottimo livello a partire da Jonathan David (Lille) attaccante classe 2000 valutato circa 50 milioni e il terzino Alphonso Davies (Bayern Monaco), uno dei migliori laterali sinistri in circolazione. Poi spiccano il portiere Maxime Creapeau (Los Angeles FC) i centrocampisti Jonathan Osorio (Toronto) e Stephen Eustaquio (Porto) e l'attaccante Cyle Larin (Bruges), il miglior marcatore di sempre in nazionale con 25 reti.

Il girone sembra quasi impossibile, il Canada fa parte del Gruppo F insieme a Belgio, Croazia e Marocco. Aspettarsi una miracolosa qualificazione sembra un po' troppo ma ai Mondiali mai dire mai.

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