Da Gwangju 2019 a Doha 2024, è sempre Quadarella show. Cinque anni dopo, SuperSimo torna regina mondiale del mezzofondo. La 25enne romana, approfittando dell'assenza della campionessa olimpica e iridata uscente Katie Ledecky, domina la finale dei 1500 stile libero e conquista il suo secondo titolo mondiale in carriera, dopo quello di Gwangju 2019 (sempre nei 1500 metri). È il primo trionfo per l'Italia a questi Campionati nel nuoto in corsia.
Uno spettacolo d'oro quello di Simona Quadarella, nella gara più lunga e massacrante in piscina. E anche una gara senza storia: la ragazza allenata da Christian Minotti e tesserata Aniene si è messa al comando, ha impostato il ritmo e ha fatto capire che non ce n'era per nessuno. «Prova a prendermi», del resto, è uno dei film preferiti di Simona, che ha vinto alla Paltrinieri (oggi in finale negli 800), per intenderci. Con la ciliegina sulla torta del pass olimpico per Parigi 2024 grazie al crono di 15'46.99 nettamente al di sotto del tempo limite (15'55.0). Nulla hanno potuto, infatti, contro il «treno» Quadarella la cinese Li Bingjie, argento, e la tedesca Isabel Gose, terza.
«Sono proprio contenta, volevo vincere e sapevo che sarebbe stata alla mia portata. Senza Katie Ledecky, volevo prendermi questo oro», esordisce Simona, che ha fatto esultare i genitori, papà Carlo e mamma Marzia, presenti sugli spalti all'Aspire Dome di Doha, in Qatar. «Sono venuti qui anche i miei zii, poi verrà mia sorella Erica tra qualche giorno. Sono contenta anche per loro che hanno fatto tanta strada per venire qui. C'è tanta Simona in questo oro, oggi ho messo qualcosa in più che non pensavo di riuscire a metterci. Dedica? A me stessa. Ultimamente facevo molta fatica e ho pensato più volte se fosse la cosa giusta venire qua a Doha, ma ho deciso di venire e di mettermi alla prova». Testarda, decisa, questa ragazza romana non molla mai. «Mia mamma dice sempre che quando nuoto spruzzo cattiveria: anzi veleno. Perché in acqua mi trasformo». L'amore per il nuoto nasce anche a causa della sorella Erica più grande di 5 anni che «volevo imitare e superare». Una passione che ha portato Simo anche sul podio olimpico, grazie al bronzo a Tokyo 2020 però negli 800 metri. Specialità che nuoterà tra un paio di giorni e dove proverà a ripetersi. Chi proverà a ripetersi è Martinenghi, che oggi (ore 17, Rai2) si tufferà nella finale dei 50 rana non olimpici, dove ci sarà pure Simone Cerasuolo.
Grandi speranze anche per Alberto Razzetti: nei 200 farfalla accede in finale col 1° tempo ottenendo pure il pass olimpico.Anche il Settebello, già col biglietto per Parigi, torna a giocarsi una medaglia: i ragazzi battono 11-10 in rimonta la Grecia e volano in semifinale, dove affronteranno la Spagna.
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