Sono passati solo 47 giorni dal cambio in panchina alla Roma, ma sembra trascorso un secolo. Sì, perchè la squadra finita dalle mani del guru Mourinho a quelle «inesperte» di Daniele De Rossi (foto) continua la sua scalata in classifica. E al di là dei risultati positivi (sei le vittorie in sette gare di campionato, unico stop con l'inarrestabile Inter messa però alle corde nel primo tempo di quella gara) la Roma diverte e segna. Tanto che la media realizzativa dei giallorossi è salita da 1,6 a 2,85 a partita. I gol segnati a Monza, campo dove era caduto il Milan appena 15 giorni fa, sono addirittura quattro e portano le firme prestigiose di capitan Pellegrini, Lukaku, Dybala e Paredes. Per una notte, e in attesa di Atalanta-Bologna di oggi, la Roma si piazza al quinto posto che visto il ranking italiano nelle Coppe al momento consentirebbe l'accesso alla prossima Champions. Di sicuro la candidatura della Roma cresce di giornata in giornata.
De Rossi si aggiudica largamente la sfida con l'amico Palladino, i più giovani allenatori della serie A con i loro 40 e 39 anni e compagni nel corso di Coverciano. Il 4-1 punisce severamente il Monza, sconfitto anche all'andata ma solo di misura. La differenza la fa la maggiore precisione sotto porta dei romanisti che mettono la quinta nel finale del primo tempo dopo il palo di Djuric che avrebbe potuto cambuare il volto della gara e il gol annullato a Cristante per fuorigioco millimetrico di Dybala. Capitan Pellegrini, rigenerato dalla cura De Rossi (cinque reti dal 20 gennaio a ieri) porta avanti la Roma interrompendo l'imbattibilità di Di Gregorio a 655 minuti, la Joya pennella il suo settimo assist per Lukaku che torna a segnare dopo 42 giorni in A sale in doppia cifra realizzativa (è l'11ª stagione nei principali campionato europei) come l'argentino. Erano sette anni, dai tempi di Dzeko e Salah, che la Roma non vantava due attaccanti con 10 o più gol segnati in campionato.
La gara è in discesa nonostante la reazione orgogliosa del Monza, ma la nuova perla di Dybala su punizione (il 21 romanista è in un momento di grazia, è a
quota 12 gol e sei assist) e il rigore trasformato da Paredes, altro giocatore cresciuto con DDR, chiudono la pratica. Mancini (200ª in A) si arrende ai crampi, Andrea Carboni alleggerisce il passivo dei lombardi nel finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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