Ci sono due modi, discutibili entrambi e opposti, per affrontare un bivio così rischioso e impegnativo come il doppio spareggio per accedere al prossimo Mondiale di fine anno sistemato dinanzi all'Italia di Mancini campione d'Europa in carica. Il primo è quello adottato ai tempi da Ventura e da quell'Italia ridotta a competere con la Svezia per meritare il viaggio in Russia 2018, poi mancato tra dimissioni federali (Tavecchio costretto a farsi da parte) e rifondazione tecnica. Staff e gruppo squadra, allora, si lasciarono inghiottire dalla tensione e dalla paura di non farcela, esibita già durante il ritiro di Appiano Gentile quando ci fu un tentato golpe per togliere al ct la guida.
Il secondo è quello scelto da Roberto Mancini che non sembra temere né le paure di queste ore e nemmeno l'asticella fissata a un'altezza vertiginosa rispetto ai parametri attuali del calcio italiano, incapace di fare strada nelle coppe e arrivato col fiatone a questo snodo cruciale. «Voglio andare al mondiale per vincerlo» l'ambizione del ct. Forse è una fiducia smisurata nel gruppo, forse si tratta di una tecnica di comunicazione, collaudata: fissare l'asticella sempre più in alto. Gli è già successo nel preparare l'Europeo per il quale la sua Nazionale sembrava destinata a recitare un ruolo di secondo piano. Mancini rovesciò pronostico e previsioni infondendo coraggio ai suoi. Ebbe coraggio nelle scelte, coraggio nello spingere il gruppo a fare la partita e ne fu ampiamente ripagato. «Il futuro ci attende» gli ha fatto eco il presidente Gravina che ha blindato la sua presidenza per evitare colpi di coda («l'unica paura è la faziosità» stilettata destinata a Lotito).
Sarà forse più complicato affrontare la Macedonia che poi l'eventuale finale col
Portogallo. E soltanto allora scopriremo se sarà stato utile puntare così in alto oppure se le frasi di ieri non siano diventate un mantello per coprire vulnerabilità di antica data, sconfitte per un mese nell'estate scorsa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.