Questione di coppie. Il trionfo passa sempre da quei due in attacco

In Champions (oggi sorteggio) occhio a milanesi e Napoli. In serie A Romelu-Joya la più affascinante

Questione di coppie. Il trionfo passa sempre da quei due in attacco
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L'ultima coppia è forse la più affascinante di tutte, classica come poche altre: Lukaku e Dybala, quello grosso e quello tecnico, la giusta miscela per esaltare il gioco di una squadra. Buon per Mourinho, che è riuscito a mettere insieme il tandem, cui un anno fa puntava l'Inter e su cui da oggi costruirà la squadra più mourinhana di sempre, tutto difesa e contropiede, proprio per esaltare le qualità dei suoi due attaccanti. L'Inter di Conte può essere l'ideale riferimento, per capirci. La partenza ad handicap, un punto in 2 partite, e domani sera la sfida già capitale contro il Milan da giocare presumibilmente senza i nuovi gemelli, non aiutano a sognare, ma se hai Dybala e Lukaku non puoi nasconderti e la qualificazione Champions è l'obiettivo minimo, finalmente da centrare.

Lo scudetto è un'altra cosa, ma ugualmente è anche una questione di coppie. È in attacco che le squadre più forti calano gli assi più importanti. Dal Napoli campione, che ha appena rimesso Kvara accanto all'idolo Osimhen (45 gol insieme nella scorsa stagione, 38 nel solo campionato), alle sfidanti milanesi, con Inzaghi alla ricerca del giusto gemello per l'intoccabile Lautaro Martinez. Là dove c'erano Dzeko e lo stesso Lukaku (14 gol a testa un anno fa, coppe comprese) ora ci sono Thuram, Arnautovic e Sanchez, il più bomber di tutti secondo gli almanacchi (18 gol l'anno scorso a Marsiglia), ma anche il più vecchio e acciaccato e perciò chissà quanto spazio riuscirà a trovare. La scommessa è Thuram, peraltro stipendiato come certezza acclarata, e per ora Inzaghi è ripartito proprio da lì: Lautaro con Thuram, 3 gol tutti del Toro, per 2 vittorie in altrettante partite, aspettando che si sblocchi anche il francese.

L'ha già fatto Giroud, il terzo capocannoniere provvisorio, 3 gol con 2 rigori (che resta importante segnare) che stante il modulo di Pioli, non ha un vero partner d'attacco, ma che per convenzione e ormai anche abitudine, terza stagione insieme, fa coppia di fatto con Leao, gioiello di squadra e molto più bomber di quanto spesso viene facile pensare (15 gol nello scorso campionato, senza rigori).

Nella Lazio, non ha un vero partner nemmeno Immobile, per 3 volte capocannoniere del campionato, ma Sarri, un altro partito col freno a mano tirato, confida che Zaccagni e Felipe Anderson sappiano ripetere l'ultima ottima stagione.

Napoli e Inter, Milan e Lazio stasera conosceranno i rispettivi avversari di Champions (ore 18 dir.

Sky e Canale 20), teatro dei sogni che può esaltare ogni coppia e che invece è stata negata alla Juventus di Allegri, un altro che puntava su Lukaku e che invece è ripartito, più o meno bene, probabilmente male, da dove aveva finito, certo però non per colpa di Chiesa e Vlahovic (3 gol in 2 fra Udinese e Bologna). Perché le coppie sono importanti, ma il gioco e la squadra lo sono di più.

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