L'Inter di Antonio Conte ha "regalato" la semifinale d'andata di Coppa Italia alla Juventus con due errori macroscopici che hanno di fatto spalancato la porta a Cristiano Ronaldo, autore della doppietta decisiva. Il rigore causato da Young per il fallo su Cuadrado e l'indecisione tra Bastoni e Handanovic sono costati caro ai nerazzurri che ora dovranno compiere il miracolo nella gara di ritorno alll'Allianz Stadium. Tra le fila dell'Inter qualche giocatore non si è espresso sui suoi livelli abituali e oltre ai tre calciatori citati in precedenza non è passata di certo inosservata l'opaca prestazione del grande ex della partita: Arturo Vidal.
Il cileno, questa volta, non è riuscito a far male alla propria squadra, anzi è stato spesso preso in mezzo dal duo Rabiot-Bentancur che ha riscattato l'opaca prestazione offerta a San Siro in campionato. Vidal, ammonito è stato sostituito da Antonio Conte al minuto 72' da Christian Eriksen che a dire il vero non è riuscito mai ad incidere e a trovare il pertugio giusto per far male a Buffon se non con tiro di destro, da buona posizione, ma troppo tenero per far male all'ex portiere della nazionale.
Nervi a fior di pelle
Vidal è stato sostituito da Conte e non è la prima volta in stagione. Il cileno è uscito dal campo dalla parte opposta alle panchine ma la sua reazione è stata notata da tutti. L'ex Barcellona e Bayern Monaco, infatti, ha mostrato segni di rabbia e insofferenza e dal labiale si è letto un eloquente: "Sempre il 22, esce sempre il 22. Esco sempre io". Vidal si è poi seduto in panchina dove ha assistito a tutto il match. Il 33enne ex Juventus, però, non è stato l'unico nervoso in casa Inter: anche Ashley Young sostituito da Ivan Perisic è parso molto seccato, più forse per la prestazione che per la sostituzione, a testimonianza di come fosse una gara importante da non sbagliare.
Conte lo "perdona"
Vidal ammonito e diffidato non ci sarà al ritorno contro la Juventus al pari di Alexis Sanchez. Antonio Conte al termine del match, ai microfoni della Rai, ha dribblato le domande sul malumore del suo calciatore: "Vidal arrabbiato per la sostituzione? Sinceramente non ci ho fatto caso. Io prendo le decisioni se ti stanno bene ok, il resto non mi interessa".
Ora l'Inter dovrà concentrarsi sul campionato dato che avrà un tour de force con quattro partite terribili una in fila all'altra: Fiorentina al Franchi, il ritorno contro la Juventus in Coppa Italia e più le due sfide di campionato contro Lazio, al Meazza e il derby del 21 febbraio. Queste quattro gare diranno veramente chi è l'Inter e quali sono le reali ambizioni della squadra di Conte.
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