Il Real Madrid di Solari non si ferma più, centrando al'Amsterdam Arena la nona vittoria nelle sue ultime 11 partite. Un successo, il settimo consecutivo in Champions contro l'Ajax, griffato dalla coppia Benzema-Asensio. Quest'ultimo si conferma la riserva di lusso per eccellenza della Champions, vista l'abilità di segnare spesso e volentieri a partita in corso nella massima competizione europea. Il francese invece festeggia la sua rete numero 60 in Champions (più di lui solo CR7, Messi e Raul) finalizzando una splendida azione del millennial Vinicius, che si era bevuto mezza difesa olandese. Nel mezzo, il pareggio firmato da Ziyech, per un risultato che forse sarebbe stato più giusto. Ma la differenza, a questi livelli, la fanno i dettagli: Courtois non ha sbagliato niente, Onana ha invece sbagliato l'uscita sul gol dell'1-2. Un solo errore, ma fatale. Eppure gli olandesi, alla prima sconfitta casalinga in questa campagna di Champions per loro iniziata a luglio dai preliminari, erano stati abili per buona parte della gara nel mettere alla frusta il Real con un gioco fatto di pressing, triangolazioni, aggressività e dinamismo. Il primo tempo infatti era stato quasi interamente di marca Ajax. A salvare il Real, oltre a Courtois e a un monumentale Sergio Ramos (alla partita numero 600 in maglia merengue, 7° giocatore più presente di sempre), ci aveva pensato il Var, che annullava la rete di Tagliafico per un fuorigioco millimetrico, davvero difficile da vedere a occhio nudo. Si è trattato del primo utilizzo del video arbitro nella storia della Champions League.
Nell'altro match, il Borussia Dortmund gioca ma il Tottenham Hotspur segna: a Wembley finisce 3-0 per gli Spurs, che ipotecano i quarti.Risultati. Martedì: Roma-Porto 2-1, Man United-Psg 0-2. Ieri: Ajax-Real Madrid 1-2, Tottenham-Borussia Dortmund 3-0.
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