La Commissione Paralimpica Internazionale si è espressa in queste ore a favore di un ban completo a carico della nazionale russa, cui verrà negato di prendere parte alla manifestazione sportiva per atleti diversamente abili. La decisione è stata diffusa tramite un comunicato stampa sul sito della Commissione internazionale che, vista la documentazione prodotta dal Comitato Paralimpico Nazionale Russo, ha unanimemente emesso la decisione negativa a carico di Mosca, sospendendo il NPC del Paese a causa della sua incapacità di rispettare e di far rispettare i requisiti di trasparenza ed equità che riguardano il rispetto dei regolamenti sull’utilizzo delle sostanze dopanti, facenti capo ai regolamenti dello stesso Comitato Internazionale e a quelli della WADA, l’Associazione Mondiale Anti-Doping.
Nonostante la decisione del Comitato Olimpico Internazionale di evitare una débâcle politica di tale entità per ciò che riguardasse gli atleti normodotati, tuttora in gara nelle Olimpiadi brasiliane, lasciando a ciascuna federazione internazionale il compito di selezionare gli atleti caso per caso e che ha concesso a ben 271 atleti russi di prendere parte alla manifestazione sportiva, il Comitato Paralimpico ha mostrato maggiore intransigenza verso Mosca, punendo un’intera delegazione a causa dello scandalo doping che a fine 2015 aveva travolto lo sport russo. Come riporta Russia Today, il procedimento a carico del Comitato Paralimpico Russo era iniziato lo scorso luglio sulla base delle denunce emesse nella maxi inchiesta dell’avvocato canadese Richard McLaren, secondo il quale circa 35 test di atleti disabili erano scomparsi dai record della WADA nell’arco degli ultimi quattro anni.
Ora la Federazione Russa ha a disposizione un periodo di 21 giorni (fino al 28 agosto) per presentare ricorso contro la Decisione dell’IPC, augurandosi di poter almeno aspirare ad un verdetto che sia quantomeno equipollente all’omologa Commissione per gli atleti normodotati.
Un verdetto che ha un sapore decisamente politico contraddistingue una decisione senza precedenti, anche e soprattutto per l’asperità delle dichiarazioni di Sir Philip Craven, il britannico attuale Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale che, riferendo della decisione dell’organo, ha
definito questa come “una delle giornate più buie nella storia dello sport”, perpetrando un attacco verso il sistema sportivo russo, corrotto e dalla dubbia moralità, “dove le loro medaglie valgono più della loro moralità”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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