Cinque gol subiti a Firenze, tre in quella che potrebbe essere una fatal Verona per Juric la cui panchina resta in bilico. Ma soprattutto la vittoria che resta tabù lontano dall'Olimpico - nona trasferta di fila senza successi, non accadeva dal 2000 -. Il tecnico chiedeva alla sua Roma un segnale di continuità dopo il successo con il Torino, ha trovato i veneti incattiviti da una classifica deficitaria che ha approfittato di una difesa giallorossa imbarazzante. Stavolta la gara da ex non sorride al croato che da avversario non aveva mai perso contro il Verona.
Al Bentegodi è girandola di gol: i giallorossi vanno tre volte sotto, ma recupera solo le prime due situazioni di svantaggio. Bisogna tornare alla giornata d'esordio del campionato, quando la squadra di Zanetti affossò il Napoli di Conte, per vedere tre gol all'attivo dei gialloblù. E così, subiti tre stop di fila, riparte la marcia di Magnani (2° gol in A dopo quello all'Inter nel 2018) e compagni.
Alla Roma non è mancato certo l'impegno, ma gli errori e le incertezze sono state decisive. Zalewski manda in gol Tengstedt, pari di Soulé (primo gol in giallorosso), zuccata di Magnani con proteste per un fallo su Ndicka (prima rete di testa del Verona), il tocco di Dovbyk - quarto centro in A - sotto porta per il 2-2, contropiede micidiale e 3-2 di Harroui. Per il Verona 4ª vittoria nelle ultime 5 con la Roma, compresa quella a tavolino del 2020.
Nel fortino Olimpico (in quest'inizio di stagione cinque vittorie e un pari con il Milan tra campionato ed Europa League) la Lazio proverà a salire a -3 dalla vetta della serie A.
Il Cagliari è l'avversario di stasera e la truppa di Baroni dall'attacco stratosferico (31 reti) e con una difesa vulnerabile (13 i gol subiti, porta chiusa solo con il Genoa) dovrà fare i conti con l'assenza di Nuno Tavares, miglior assistman del torneo.
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