Stavolta il Gallo canta due volte ma la Roma inizia con il piede sbagliato quella che potrebbe essere l'ultima stagione di Mourinho in giallorosso. In un Olimpico che ribolle per il caldo e per l'ennesimo sold out, ma che si emoziona all'inizio nel ricordo di Carletto Mazzone, il mezzo passo falso non può soddisfare il portoghese che lascia il posto in panchina all'icona Bruno Conti - dopo 18 anni di nuovo in panchina - a causa della squalifica. La doppietta di Belotti (tornato a segnare dopo oltre un anno e 34 partite in serie A) è resa vana dall'exploit simile dell'eterno Candreva e non cancella pienamente l'allarme in attacco per i giallorossi. Di sicuro la truppa di Mou ha ritrovato un attaccante, condizionato nella passata stagione dalla mancata preparazione estiva e da infortuni vari. Oggi che Belotti si è presentato con l'abito buono al via dell'annata, urge rinforzare - il club assicura che lo farà, magari con Zapata - il reparto offensivo. «C'è rammarico per non aver vinto, quando sono al 100% posso aiutare la squadra», così il 9.
Ecco che dalla gara contro un'ottima Salernitana, che si prende un punto d'oro, si evince che la Roma non possa fare e meno della fantasia e delle giocate di Dybala e che l'assenza di Abraham va colmata al più presto. L'impatto dei nuovi - tranne Kristensen - è comunque positivo: Aouar è uno dei pochi a regalare finezze, Paredes e Sanches portano energie e accelerazioni alla squadra. Sfida intensa all'Olimpico, tra gol buoni (due per il Gallo e Candreva, bellissimo per esecuzione il secondo dell'esterno della Salernitana che non segnava una doppietta da quasi otto anni), non validi (quello di Belotti per una punta del piede davanti al difensore pescata dal Var) e un palo del generoso El Shaarawy.
I campani di Paulo Sousa giocano una partita coraggiosa, rimontando lo svantaggio iniziale e mettendo il naso avanti, la
Roma potrebbe anche vincere nel forcing finale. Si chiude con 12 tiri a 3 e un possesso palla maggiore per i giallorossi (60%), cosa inusuale per le squadre di Mou. Ma la Salernitana torna a casa felice, la Roma molto meno.
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