Ronaldo, il Fenomeno, messaggio d'amore per l'Inter: "Sempre nel cuore"

Ronaldo ha parlato del suo amore per l'Inter nonostante molti tifosi nerazzurri non gli abbiano perdonato il suo addio nel 2002. Il Fenomeno ha poi difeso Donnarumma

Ronaldo, il Fenomeno, messaggio d'amore per l'Inter: "Sempre nel cuore"

Luis Nazario de Lima, conosciuto come Ronaldo, è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Il Fenomeno ha incantanto con le maglie di Psv, Barcellona, Inter e Real Madrid, ed ha dimostrato di essere un fuoriclasse totale nonostante i gravissimi problemi fisici avuti nella sua lunga carriera. Il 40enne brasiliano, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato del suo amore per l'Inter, nonostante nell'estate del 2002 decise di lasciare Milano per sposare il Real Madrid: "L’ho sempre detto, e ben prima che arrivasse Suning: io l’Inter ce l’ho nel cuore".

Ronaldo, attualmente, è ambasciatore per il Real Madrid ma potrebbe anche tornare all'Inter un giorno: "Spieghiamoci bene: io a Madrid sto da dio, Florentino mi ha appena rinnovato di un anno il contratto da ambasciatore del Real e non c’è bisogno che spieghi cos’è il Real. Però mi sento pronto per un’esperienza diversa, chiamiamola gestionale, e per questo sto valutando l’opportunità di acquistare una società di Segunda Divisiòn: ci sono un paio di opzioni, vorrei mettermi alla prova. Un po’ come ho fatto con le Ronaldo Academy, le mie scuole calcio che sto creando in tutto il mondo. In Cina hanno avuto un impatto straordinario: per ora ne sono nate trenta, dodici già operative. Oggi lavorare con la Cina significa avere opportunità illimitate: è una delle grandi frontiere del futuro".

Il Fenomeno ha poi affrontato l'argomento Gianluigi Donnarumma, etichettato come traditore da molti tifosi del Milan. Ecco il suo pensiero sul giovane portiere di Castellammare di Stabia: "Troppo sentimento, troppe emozioni: anche nei milanisti.

Il cuore è importante, ma non sono i calciatori ad aver deciso che il calcio sia diventato un’industria troppo grande, dove tutti prendono soldi. E i calciatori forse meno di tutti, anche se sono i più vulnerabili: perché se non salgono su un treno rischiano che non ripassi più e se lo prendono è facile che siano giudicati dei traditori".

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