Anche se il finale di questo interessante Gp del Bahrein è stato vissuto sul filo della resa chilometrica, tra le Soft della Ferrari e le Medium della British-Mercedes, inserendo molti elementi d'autotelaio, il motivo tecnico di base resta sempre quello della stupenda rivoluzione motoristica di Maranello, che ha raggiunto le massime potenze della Stella a tre punte, superandole perfino d'un soffio, secondo i calcoli, in determinati punti.
Questa è la nuova visione dell'appassionante confronto di vertice, che ci potrà accompagnare per tutta la prima metà del campionato mondiale, con l'aggiunta di un altro motivo di prim'ordine, rappresentato dall'efficienza d'autotelaio, nel gioco delle configurazioni aerodinamiche. Infatti, raggiunta l'equivalenza motoristica da parte della Ferrari, tutto il peso della contesa si è spostato sui possibili assetti, importanti tanto in qualifica, quanto in gara. Se la Mercedes d'Inghilterra è stata costretta a ritoccare il suo enorme carico aerodinamico, una volta persa la schiacciante superiorità motoristica, la nostra ammirevole sfidante ha guadagnato punti preziosi in efficienza di telaio, riuscendo ad alleggerire leggermente il carico, per essere più prestante nelle velocità di punta. La stessa resa chilometrica, esaltata nell'acceso duello, sta a dimostrare il successo anche nelle scelte strategiche.
Su una pista in cui la maggiore prestazionalità della Soft sulla Medium si paga inesorabilmente in durata, sulla scorta di differenze abbastanza limitate nei tempi sul giro, è stato determinante il grande equilibrio di telaio, visibile anche in Super Soft. Aspettiamoci, perciò, un più esteso e completo sorpasso della Ferrari sulla Mercedes nelle prossime piste, tanto più impegnative sotto questi aspetti tecnici.
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