Anche il Gran Premio d'Olanda è passato e ci ha lasciato, come sempre, qualche felice e molti scontenti all'interno del paddock della MotoGP.
Tra chi torna a casa con più delusioni che sorrisi ci sono, purtroppo, un pilota tricolore e il principale team di corse italiane. Per la Ducati, dopo la domenica di Assen il bicchiere non si può dire certo mezzo vuoto, però, la casa di Borgo Panigale voleva e doveva puntare a qualcosa di più, inutile nascondersi troppo.
Nella gara in cui per una volta Marc Marquez si prende una pausa dal proprio ruolo di supereroe, il suo principale antagonista nel Mondiale, Andrea Dovizioso, non riesce ad approfittarne. Dovi chiude quarto, buon risultato se si considera il rendimento complessivo nel weekend, ma che gli fa comunque perdere ulteriore terreno nella classifica iridata nei confronti di MM, ora staccato di 44 punti (160 contro 116). Per l'altro ducatista Danilo Petrucci (terzo nel Mondiale dopo lo 0 fatto registrare da Rins) il sesto posto ha il sapore di delusione, anche perché è arrivato con un sorpasso subito nel finale dal connazionale Franco Morbidelli. Per il Petrux' una gara fatta di alti e bassi, come tutto il fine settimana olandese della Rossa'. Il team emiliano ha fatto un passo indietro dopo la crescita degli ultimi tempi.
Dalla Rossa si passa a Rossi, che in fondo vede più rosso di tutti. Il weekend horribilis di Valentino ha avuto inizio con la penalità nelle FP3, per poi passare al 14esimo tempo delle qualifiche, fino ad arrivare al GP. Una gara durata appena 5 giri, fino a quando il Dottore' non ha perso il contro della sua Yamaha, travolgendo anche l'incolpevole Nakagami. Una prestazione no che fa eco ad un periodo tutt'altro che roseo per il 9 volte campione del Mondo. Ma, se nei casi precedenti l'alibi della moto sottotono era apparso fondato, ad Assen anche questo pilastro crolla, vedendo i compagni di team Vinales e Quartararo (il francese su vettura non ufficiale) fare primo e terzo. Serve un cambio di rotta, per rimettere in carreggiata un Mondiale partito con ottimi presupposti, e che ora lo vede sprofondare in una traballante quinta posizione. VR46 ha dimostrato più volte, anche nel corso di questa stagione, di poter battagliare per posizioni nobili in classifica. Ora che la Yamaha sembra garantirglielo, deve dimostrare di saper dire ancora qualcosa sulle due ruote.
Purtroppo, o per fortuna, né Valentino né la Ducati avranno modo e tempo per piangersi troppo addosso.
Già nel prossimo weekend, infatti, la MotoGP tornerà in pista in quel del Sachsenring. Sul circuito tedesco tanto caro alla Honda e a soprattutto a Marquez, Rossi e la Rossa dovranno necessariamente trovare la rivincita. Anche per riportare in alto il nostro tricolore.
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