Rossi & Rossa, è crisi nera Ma Hayden è in prima fila

Valentino solo 13°, ultimo dei big, dietro anche a una meno potente Crt Il compagno in Ducati è 3°. Vale: «Soliti problemi, mentre Nicky piega bene»

Rossi & Rossa, è crisi nera  Ma Hayden è in prima fila

Glielo dobbiamo. Al Vale. Per il festival di soddisfazioni motoristiche che ci ha regalato in tanti anni. Sarebbe sbagliato dubitare di lui e infierire per i tre secondi e mezzo presi dal primo, per i due secondi e quattro incassati dal compagno Hayden, terzo, e per essere ultimo delle MotoGp, persino dietro a una meno potente Crt, quella di De Puniet.

Glielo dobbiamo. Alla Ducati. Per l’orgogliosa avventura iniziata come un Davide contro tanti Golia nel 2003. Sarebbe sbagliato dubitare di lei, nel senso che sì, è vero, non vola e lo si è capito, però è anche vero che non è così male come sembra in mano al Vale. Hayden sorridente e sudato è lì a dimostrarlo. Prima fila oggi, prima fila fra scrosci di pioggia e pista umida e traditrice accanto a Lorenzo in pole e a Pedrosa, e davanti a Crutchlow e a sua immensità stavolta sottotono Stoner.

Dobbiamo invece fortissimamente dubitare di lui e lei. Di loro due insieme. Del Vale e la Ducati che no, a questo punto non ci sono più dubbi, fra loro non è vero amore e difficilmente lo sarà mai. Quand’erano lontani si sono guardati e ammirati e piaciuti e amati; da quando vivono insieme non c’è storia, non c’è feeling, non si sopportano. Lui di lei non ama il motore troppo potente e il fare scorbutico della ciclistica, lei di lui non sopporta la voglia di dolcezza e di curve pennellate. La loro è una storia di passione che giunta alla quotidianità non è diventata amore perché la coppia è imperfetta e ognuno sta cercando di cambiare l’altro. Il Vale le ha chiesto di smettere di vestirsi e andare in giro in certo modo, per cui via il motore portante, meglio quello in alluminio stile tutti gli altri; e lei ha imposto a lui di mutare lo stile di guida, di buttarsi dentro in curva e raddrizzare al più presto come impongono le gomme di oggi ma di farlo bruscamente come da una vita non piace a lui che certe traiettorie le inventava giro dopo giro, mica correva su binari.

In Qatar, il 7 aprile, Vale fu 12° al via a 2 secondi e due dall’uomo in pole, Lorenzo. A Jerez è scatta 13° a 3 e quattro dall’uomo in pole, sempre Lorenzo. Sì, Jorge sulla Yamaha M1 che era un disastro e negli anni, grazie alla cura Rossi, è diventata un motorone.

Mettiamoci il cuore in pace. Arriveranno anche piccole soddisfazioni, magari all’improvviso anche una grande, ma la coppia non va e più di tanto l’uno e l’altra non potranno cambiare. Ieri, più che le parole e i toni frenati e tristi di Rossi, parlava lo sguardo, parlavano i suoi occhi a tratti confusi. Anche stanchi. Ha detto: «Ho i soliti problemi. Sono molto lento a mettere dentro la moto in curva e non sono abbastanza veloce quando giro. Nei curvoni veloci sono in grossa difficoltà... Hayden è andato molto meglio di me, lui usa un setting un pò diverso dal mio, avrei dovuto provare le sue regolazioni venerdì se fosse stato asciutto. Lui non ha i miei problemi, riesce a mettere bene la moto in curva e a piegare molto riuscendo a portare velocità.

Lui riesce a guidarla... Il motore? Ho solo detto che lo vorrei più dolce, il problema che invece c’è sempre è nell’entrata in curva». Se questo dice, questo è. Ci sono 9 mondiali a ricordarcelo. Glielo dobbiamo.

twitter:@bennycasadei

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