Firenze è ancora scossa per quanto accaduto ieri sera sulla panchina viola, con Delio Rossi che ha picchiato un suo giocatore, il serbo Adem Ljajic, che aveva protestato per la sostituzione. Una scena da Far west, con l'esonero immediato del tecnico. Nelle due partite che rimangono, da qui alla fine del campionato, la Fiorentina sarà guidata da Vincenzo Guerini. Il club manager ha accettato l'incarico dopo un colloquio con il patron Andrea Della Valle.
Squalifica di tre mesi
Il giudice sportivo ha condannato Delio Rossi a tre mesi di squalifica grazie alla prova tv. Ecco come viene motivata la decisione: "Le immagini televisive documentano che l’allenatore viola aveva provveduto alla sostituzione del calciatore n. 22 che, uscito dal terreno di giuoco, nell’accomodarsi in panchina, non accettando evidentemente tale decisione, gli rivolgeva un ironico e provocatorio applauso, presumibilmente accompagnato da parole altrettanto non gradite. Il Rossi si lanciava repentinamente sul proprio calciatore, afferrandolo con il braccio sinistro e colpendolo ripetutamente con il braccio destro al volto, fintantochè alcuni collaboratori riuscivano, sia pure a fatica, ad allontanarlo dallo Ljajic".
Decisiva la prova tv
"Il tecnico riprendeva quindi a svolgere la sua funzione e la gara proseguiva regolarmente senza alcun intervento da parte dell’arbitro che, su richiesta di questo ufficio, dichiarava di «non aver visto quanto accaduto". Le immagini televisive, puntualmente e dettagliatamente confermate da quanto relazionato dai collaboratori della Procura federale, evidenziano quindi una condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica.
Lo sconcerto della società
"È la decisione più dolorosa della mia carriera, lui è stato provocato ma nulla giustifica un gesto simile. È una decisione che ho dovuto prendere anche per il suo bene, le immagini sono chiare", ha detto ieri sera, a caldo, Andrea Della Valle. "Peccato, Rossi era la persona giusta per il nostro progetto, per continuarlo. Provo rispetto per lui nonostante il gesto. Quanto a Ljajic, anche verso di lui prenderemo provvedimenti.
La rabbia dei tifosi
"Non ci sono parole per commentare quanto accaduto ieri sera - commenta il presidente del Centro di coordinamento Viola Club Filippo Pucci -. Si sono superati tutti i limiti, certe cose non avvengono neppure sui campi amatoriali. "Il giocatore ha sbagliato e neppure poco - ha continuato Pucci - se un allenatore pacato come Rossi perde così le staffe, significa che il vaso è davvero colmo, che è stato portato all’esasperazione da un’indisponenza generale. Anche il presidente dell’Atf (Associazione tifosi fiorentini) Valter Tanturli è rimasto sorpreso dall’accaduto, ma si schiera dalla parte di Rossi: "Non è stato bello l’episodio di ieri, ci sono cose che ti lasciano senza parole. Io non so che cosa ha detto Ljajic a Rossi ma forse avrei reagito, a caldo, come il tecnico. Certo tutto è avvenuto in un contesto particolare, davanti alle tv, davanti a centinaia di bambini che erano allo stadio, forse sarebbe stato meglio risolvere tutto negli spogliatoi".
Il nuovo allenatore
Molti anni prima dell'incarico da dirigente, ricevuto l'anno scorso, Vincenzo Guerini era stato a Firenze prima come calciatore poi, dal 1979 al 1983, come allenatore delle giovanili, con cui aveva vinto nel 1982 il Torneo di Viareggio e l’anno successivo il campionato. Come tecnico - attività intrapresa dopo il grave incidente in auto nel 1975 che troncò la sua carriera di giocatore a soli 22 anni - Guerini ha allenato 14 squadre, con quattro stagioni in serie A.
L'esordio nella massima serie nel 1985, con il Pisa di Romeo Anconetani. Nel 1992 la storica promozione in serie A con l'Ancona. Con i marchigiani conquistò anche una finale di Coppa Italia, persa contro la Sampdoria di Gullit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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