Walter Sabatini è il direttore dell'area tecnica del Bologna e durante la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic è parso molto tirato, emozionato e in empatia con il tecnico rossoblù. L'ex dirigente della Sampdoria e della Roma, però, ha visto recentemente la morte con gli occhi e ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha svelato: "Non tocco sigaretta dal settembre 2018 per un ricatto di mio figlio. 'Se ne fumi una me ne vado'. Ha 14 anni, rischierei che lo facesse" Sabatini: non va ascoltato. Va sentito".
Il dirigente del Bologna ha poi parlato del coraggio del tecnico serbo, affetto dalla leucemia: "Cosa avrei voglia di fare dopo quella notizia tragica di Sinisa? Lui lo sa: la cosa che mi lascia, per ora, un rammarico è che avrei voluto con Sinisa sfidare il mondo da subito, in maniera irriverente. Ora serve tempo, dobbiamo frenare solo un po’. Lui ce la farà. Sì, resilienza è la parola-chiave. Un football club. Con quella il Bologna si è tirato fuori trionfalmente in 4 mesi. E c’è tanto Sinisa là. E in tutto ciò che è oggi e servirà per il domani. C’è coesione, sensibilità, familiarità".
Sabatini si è poi definito un miracolato: "Ho avuto a che fare spesso anch’io con la resilienza. E mai ho fatto patti col Diavolo. Solo con me stesso, e forse perché io stesso sono il Diavolo. Sono stato a contatto con l’aldilà: come dicevano i medici sono stato morto due volte in quei 40 giorni di coma. Ero a contatto con una realtà sovrannaturale. Ma l’ho contestata. Mi facevo sentire. Negoziavo anche con Dio. Con educazione ma anche con furore. Mi sentivo pronto per il Paradiso. Non mi ha dato le chiavi".
Infine, l'ex consulente di Suning e dell'Inter ha anche dato un suo parere su Icardi riservando una stocca a Wanda Nara: "Se avessi Maurito troverei un fidanzato a Wanda per farla allontanare da lui..."
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