C'è la classifica a punti, appannaggio di un signore chiamato Max Verstappen. Ma in Formula 1 esiste un altro Mondiale che interessa quasi di più ai team: quello dei danni. Non sono solo i costi operativi a gravare sui bilanci: i team devono fare fronte anche agli inconvenienti, come quelli ultimamente capitati in Australia.
La scorsa stagione ci sono stati danni per 35 milioni di euro. E in cima a questa particolare classifica comanda Logan Sargeant, che proprio a Suzuka - dove stanotte si sono accesi i motori - l'anno scorso è partito dalla pit lane per la sostituzione del telaio. Il pilota Usa ha costretto la Williams a spendere quattro milioni di euro in riparazioni.
Ad Albert Park, il 23enne di Fort Lauderdale è stato obbligato dalla sua scuderia a lasciare la monoposto al compagno Alexander Albon, dopo che quest'ultimo aveva distrutto la sua durante le prove libere ma era posizionato meglio dell'americano in ottica punti.
Per la Williams non è stata un'annata semplicissima, almeno in termini finanziari. Non sorprendono le ripetute rimostranze del team principal James Vowles, più volte scagliatosi contro il budget cap. Alla fine il costruttore inglese è riuscito a strappare un'espansione del CapEx, il tetto supplementare, passato da 45 a 65 milioni di dollari per il 2024.
A chiudere il podio del «Mondiale dei danni», Carlos Sainz e Sergio Perez, con 3,3 milioni e 2,9 milioni di euro ciascuno. Buona parte di quei tre milioni costati al Cavallino rampante è imputabile a un tombino che ha devastato motore, centralina, telaio e batteria della Sf-23 durante la prima sessione di libere del Gran premio di Las Vegas. Un episodio sfortunatissimo che ha fatto partire una corsa contro il tempo per i meccanici della Rossa, chiamati a intervenire in tempi record per rimettere a posto la vettura. Lo sciagurato pozzetto del Nevada ha procurato ingenti danni anche all'Alpine di Esteban Ocon, quarto con 2,7 milioni.
Vicino al francese, in quinta posizione, c'è Lance Stroll (2,6 milioni), che sul tracciato di Singapore si è reso protagonista di uno spettacolare urto contro le barriere che ha spezzato in due la sua Aston Martin. Bandiere e conti rosse anche per Alexander Albon (2,5 milioni), seguito da Magnussen (2,4 milioni) e Gasly (2,2 milioni).
«Solo» poco più di un milione e mezzo i danni di Charles Leclerc, che aveva iniziato la stagione col piede sbagliato. Penultimo con 560mila euro George Russell, protagonista in Australia di un altro preoccupante incidente che l'ha lasciato inerme in mezzo alla pista.
Numeri esemplari invece per
Verstappen. Per il tre volte iridato, la Red Bull ha dovuto sborsare appena 280mila euro. Cifra, ovviamente, che non tiene conto del recente problema ai freni. Perché un imprevisto è sempre dietro l'angolo, anche per i migliori.
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