Sarri & Sousa, fattore «S» con vista scudetto

Firenze freme per questa sfida, andranno in mille al San Paolo. Riprende il campionato e la Fiorentina per la prima volta dopo 16 anni va in campo a difendere il primato in classifica. A Napoli confronto verità per lo scudetto. Anche se siamo solo all'ottava giornata: «Il Napoli è superiore - ha detto ieri Paulo Sousa -, ma andremo oltre i nostri limiti. Siamo primi, ma non sentiamo responsabilità. Sarri? È un piacere competere con gli allenatori che sono in Italia. Collega di altissimo livello, col quale potrò migliorarmi».

Sarri si è guardato bene dall'assecondare i favori del pronostico indicati da Sousa, in chiave scudetto: «È un big match per merito della Fiorentina - ha detto - perché è capolista non casualmente, infatti ha dominato in tante partite. Per la vittoria finale la super favorita resta la Juventus. Per il Napoli parlare di tricolore è una bestemmia. Se la Fiorentina l'anno scorso è arrivata davanti a noi e lo è ancora, magari vuol dire che lo scudetto devono vincerlo i viola… E comunque - ha concluso Sarri - per me questa non sarà mai una partita normale, visto che abito da sempre ad un quarto d'ora di macchina dal Franchi…». Per la cronaca Mancini ha indicato i viola, mentre Allegri ha puntato sui nerazzurri per il trionfo finale. Parole che fotografano il campionato più anomalo degli ultimi anni.

Napoli-Fiorentina è servita, così come la fuga “a nascondino”: Sarri e Sousa scappano dai riflettori e dal loro punto di vista hanno valide ragioni. Cercano di tenere bassa la pressione in due piazze nelle quali, storicamente, gli eccessi, in un senso o nell'altro, sono all'ordine del giorno. Tifoserie calde, abituate a vincere poco e dunque, quando l'occasione si presenta, mantenere la barra al centro diventa dura.

A Firenze la società non ha mai commentato, ma alla gente viola - etere e web compresi - la fuga di Insigne dalla Nazionale, il balletto sulla chiusura, poi revocata, del settore ospiti dello stadio napoletano e la querelle sul San Paolo - con la provocazione di De Laurentiis, circa un poco verosimile rinvio della gara -, sono parsi elementi destabilizzanti. Un tentativo, insomma, di creare un clima infuocato alla vigilia di un scontro che vale il vertice. E Sarri non si tira indietro: «Sarà una partita difficile, spero che domani il San Paolo sia un inferno per aiutarci». Comunque, come detto, saranno tanti i tifosi della Fiorentina che seguiranno la squadra, all'alba di una settimana cruciale: oggi Napoli, giovedì a Firenze ci sarà il Lech Poznan per l'Europa League e domenica prossima la Roma al Franchi.

Il Napoli, secondo attacco del campionato - Higuain e Insigne 10 gol in due -, contro i viola che hanno la difesa meno perforata con 4 reti subite. Sarri avrà il tridente guidato da Higuain, affiancato da Callejon e Insigne.

Sousa non dovrebbe rinunciare al centravanti rivelazione Kalinic - tornato dalla parentesi in Nazionale un po' acciaccato - sostenuto sulla trequarti probabilmente da Ilicic o Bernardeschi e Borja Valero. Attenzione, però, alle sorprese: Sarri spesso punta sui soliti uomini, mentre il portoghese ama molto il turnover. Di sicuro sarà sfida spettacolo.

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