Schwazer non ci sta: "Voglio giustizia, merito le Olimpiadi"

Il marciatore azzurro, Alex Schwazer, non ci sta e vuole che gli venga concessa la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro

Schwazer non ci sta: "Voglio giustizia, merito le Olimpiadi"

Alex Schwazer non ci sta e dopo la sospensione da parte della IAAF il marciatore azzurro vuole che ci sia un verdetto che gli permetta di partecipare alle Olimpiadi che prenderanno il via tra circa tre settimane a Rio de Janeiro. Ecco le sue parole in una conferenza stampa organizzata a Vipiteno, suo paese natale: “Voglio giustizia, non mi interessa aver ragione tra un anno. Continuo ad allenarmi in questi giorni perché per vincere le Olimpiadi non ho né bisogno del doping, né di una giornata di grazia, ma semplicemente di allenamento. Ho dimostrato di essere il più forte ma forse questo dà fastidio a qualcuno: non possono farmi perdere quattro anni di lavoro”.

Il legale del 31enne, ha già presentato ricorso contro la decisione dell’International Association of Athletics Federations. Schwarzer rincara la dose: “Io non mi sono dopato, quindi questa sostanza o qualcuno me l'ha somministrata nei giorni prima oppure la provetta è stata manipolata. Sono 4 anni che mi preparo per le Olimpiadi di Rio e ripeto se tra un anno mi danno ragione non mi interessa niente. Siamo ancora qui a qualche giorno dalla scadenza del termine per iscriversi ai Giochi.

Siamo come una pallina passata da una mano all'altra senza nemmeno poter dire le nostre ragioni. I colleghi? Non mi ha chiamato nessuno. Più controlli di quanti ho fatto negli ultimi mesi non posso farne. Ma non posso garantire che questa cosa non succeda a qualcun altro, a me o a qualcun altro"

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