Per la prima volta da quando è ct della Nazionale, Antonio Conte incassa una sconfitta. In un'amichevole a Ginevra che rappresenta anche l'ultima gara della stagione, infatti, l’Italia ha perso 0-1 con il Portogallo grazie a un gol decisivo di Eder al 7' del secondo tempo. Finora, il tecnico italiano aveva collezionato 5 vittorie e 4 pareggi.
Conte ci crede, cambia, varia, sperimenta schemi offensivi tornando addirittura al 4-2-4: allo Stade de Genève bisognava vincere per evitare di finire in seconda fascia nel sorteggio del 25 luglio per le qualificazioni ai Mondiali russi. Ma per gli azzurri tanta stanchezza e poca testa: vince il Portogallo, non succedeva dal 1976. Dopo un discreto primo quarto d’ora e un piccolo lampo in avvio di ripresa con il palo colpito da Bonucci, l’Italia soccombe sotto i colpi di un Portogallo sperimentale e per giunta senza la sua stella Cristiano Ronaldo.
Azzurri che cambiano molto rispetto alla Croazia, ma in attacco stavolta non funzionano nemmeno Candreva e El Shaarawy, schierati al fianco di un Immobile di nome e di fatto. Va poi aggiunto che per Fernando Santos gli incastri sono davvero fortunati se poi con l’infortunio di Fabio Coentrao trova l’ingresso Eliseu che si confermerà uno tra i migliori assieme a Moutinho, Eder e Quaresma. Sono loro i ballerini che fanno danzare l’Italia in difesa. Azzurri che partono bene, al 19’ Bertolacci carica il tiro e la palla lambisce il palo, poi è la volta di El Shaarawy. Basta.
Per il resto è tutto Portogallo e se si va a riposo sullo 0-0 è solo per l’imprecisione dei lusitani.
Nella ripresa, azzurri subito pericolosi su calcio piazzato: punizione di Pirlo, colpo di testa di Bonucci e palo. I lusitani si distendono sempre in contropiede e al 7’ arriva il meritato gol: assolo di Eliseu a centrocampo, palla a Quaresma che di "trivela" pesca in mezzo Eder che segna la sua prima rete in Nazionale. Conte cambia e passa al 4-2-4 di vecchia memoria: dentro Franco Vazquez per Soriano, Gabbiadini per un depresso Candreva e poi Sansone (debutto azzurro per lui) per un irriconoscibile El Shaarawy.
Cambia poco, pochissimo. A parte gli ultimi sussulti di Gabbiadini e Vazquez che impegnano Beto nel finale. Al di la del tentativo apprezzabile dei nuovi, oggi per l’Italia un brutto passo indietro rispetto al pari croato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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