"Lo scontro di gioco può aver causato una bradicardia"

Il cardiologo dello sport Mauro Borchini: "Può fermare il cuore"

"Lo scontro di gioco può aver causato una bradicardia"
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Edoardo Bove sta meglio, dal punto di vista emodinamico e i primi accertamenti cardiologici e neurologici hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio, il dottor Mauro Borchini, 63 anni, cardiologo dell'Humanitas, medico sportivo, responsabile del Servizio Cardiologia del Centro Ricerche Mapei Sport, ci aiuta però a capirne di più.

Dottore, alla base di questa possibile aritmia ci sarebbe un crollo di potassio.

«Il potassio in un giocatore di calcio non si abbassa per un capriccio, se si abbassa è perché ci sono dei motivi: o ha una malattia congenita, per cui perde il potassio perché il rene non è capace di trattenerlo, ma è difficile, oppure perché ha preso dei diuretici e lo escludo, perché è anche vietato perché dopante. Tra le cause ci potrebbe essere una possibile Ipopotassiemia, un'adenoma del surrene che a volte viene fuori nel giro di uno due tre mesi ed considerata malattia dei giovani. Sono patologie in cui il surrene secerne qualcosa che fa diminuire il potassio, per cui più il potassio scende e più è probabile l'affiorare di aritmie».

Uno degli argomenti è il defibrillatore: Bove è stato defibrillato in ambulanza, Secondo alcune tesi è difficile che possa tornare a giocare. È vero?

«Non è proprio così. Ci sono delle linee guida del Coni, alle quali i medici sportivi devono tenere conto. Dipende dal motivo per cui ha avuto una fibrillazione ventricolare. Se hanno usato il defibrillatore non è un problema; se gli venisse applicato il defibrillatore sottocute, questo sì che può incidere sul prosieguo o meno della sua attività sportiva. In ogni caso io sposterei lo sguardo su un altro punto».

Quale?

«Bove poco prima ha subito una contusione importante, quando è entrato in contatto con Dumfries. In quel caso, il sistema nervoso - che si chiama vago - può agire dando una bradicardia spiccata che arriva anche a provocare situazioni in cui il cuore non batte per alcuni secondi. Si chiama asistolia.

Insomma, va valutato anche quello scontro, che potrebbe aver causato e portato a quello stato che viene definito tamponamento cardiaco, oppure un trauma del cuore che, causa il potassio basso, avrebbe reso più sensibile il cuore a diventare aritmico. Ma bisognerebbe saperne di più. Compito dei miei colleghi fare le dovute indagini».

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