Vietato illudersi. Perché, a guardare solo il 4-1 finale, parrebbe che la Juventus abbia fatto un solo boccone dell'Empoli. In realtà, i bianconeri hanno sofferto le pene dell'inferno per un'ora: sotto nel punteggio dopo il gol iniziale dell'ex De Sciglio e dopo avere visto i fantasmi a causa di un rigore prima concesso agli ospiti e poi negato dal Var, i bianconeri hanno infine portato a casa la partita e ritrovato parzialmente il sorriso. Da qui però a sostenere che la Signora abbia ritrovato la retta via, ce ne passa eccome: il pareggio di Kolo Muani è arrivato grazie a un omaggio dell'Empoli nella persona dell'appena entrato Goglichidze, il raddoppio del francese con una deviazione fortuita dello stesso su conclusione da fuori area di Weah e le ultime due reti di Vlahovic e Conceicao sono giunte nel finale, quando i toscani erano ormai a pezzi e per di più con un uomo in meno. Serviranno insomma banchi di prova decisamente più impegnativi per immaginare che Thiago Motta anche ieri cervellotico in alcune scelte iniziali, con Savona schierato all'esterno mancino della difesa, per esempio si sia lasciato alle spalle il momento più difficile della stagione.
Di sicuro, la Juve ha identificato in Kolo Muani l'attaccante cui aggrapparsi: preferito a Vlahovic dal primo minuto, l'ex Psg ha confermato di essere giocatore con ottime doti fisiche e senso del gol, credendo nella conquista della palla che lo ha poi portato al pareggio e dimostrandosi poi dotato anche della buona stella in occasione del raddoppio, diventando così il secondo giocatore (dopo Tevez, nel 2013) a trovare il gol nelle prime due presenze in serie A con la Juventus nell'era dei tre punti a vittoria. Non basta, perché nessuno prima di lui aveva segnato una doppietta al suo esordio allo Stadium nella massima serie: nel finale, affiancato a Vlahovic (subentrato a Yildiz, fin lì tra i migliori e con all'attivo la ruleta che ha innescato l'azione del raddoppio), Kolo Muani si è poi allargato lasciando il centro della scena al serbo, più che mai desideroso di tornare al gol dopo una quarantina di giorni.
«Vittoria meritata il commento di Motta -. Sono contento per i ragazzi, perchè lavorano tanto dall'inizio dell'anno. La vittoria è la miglior notizia che potessimo ricevere dalla giornata, andremo avanti con questo spirito. Vlahovic? Ero sicuro avrebbe segnato e gliel'ho detto prima che entrasse: ci ha aiutato tanto e ci aiuterà ancora.
L'ho mandato in campo al posto di Yildiz, che pure stava facendo benissimo e le cui giocate non mi sorprendono, perché volevo riempire di più l'area». Prossimo appuntamento, venerdì a Como: poi, il Psv a Eindhoven in Champions e l'Inter.
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