Scuse da Festival per Lucca: "Volevo essere un duro, però..."

La brama di raggiungere il 10° gol in campionato ha annebbiato la la mente di Lucca, un vero gesto "alla Balotelli" quando nel 2015, in maglia Liverpool, trasformò il rigore decisivo contro il Besiktas (Europa League) "scippandolo" ad Henderson

Instagram Lorenzo Lucca
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«Volevo essere un duro però, da solo, non sono nessuno» cantava Lucio Corsi all'ultimo Festival di Sanremo, un testo già diventato iconico usato anche nel mondo dello sport. Infatti con le parole del cantautore italiano Lorenzo Lucca ha voluto, via social, scusarsi con l'Udinese e i suoi compagni per l'incidente sul dischetto nella trasferta vinta dai friulani sabato a Lecce. L'attaccante italiano ha pagato sul campo il suo gesto di insubordinazione tra l'abbandono dei compagni dopo la trasformazione ed il cambio punitivo pochi minuti dopo di Runjaic. Un episodio grave che però non dovrebbe avere altre conseguenze per il classe 2000: in settimana società, allenatore ed il capitano Thauvin si riuniranno per mettere la parola fine alla questione, non ci sarebbero all'orizzonte provvedimenti drastici nei confronti del giocatore, come possibili esclusioni dai convocati per la gara con il Parma, se non una maxi multa. Già durante l'intervallo della sfida del Via del Mare la situazione si era stemperata complice l'intervento del direttore sportivo Inler e del terzo portiere Padelli ad intermediari .

La brama di raggiungere il 10° gol in campionato ha annebbiato la la mente di Lucca, un vero gesto «alla Balotelli» quando nel 2015, in maglia Liverpool, trasformò il rigore decisivo contro il Besiktas (Europa League) «scippandolo» ad Henderson.

A Lucca va riconosciuta la freddezza nel segnare dagli undici metri, fattore non banale se si pensa ai precedenti come quello emblematico nella lotta scudetto 2007-08 tra Inter e Roma con Marco Materazzi che contro il Siena, sul 2-2, rubò a Cruz il rigore che avrebbe dato successo e scudetto (vinto comunque) sbagliandolo malamente con Roberto Mancini furibondo in panchina.

In questa stagione invece si è vissuto il doppio dramma milanista a Firenze con gli errori di Theo Hernandez prima e Abraham dopo malgrado Paulo Fonseca avesse designato Pulisic primo rigorista.

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