Notizie dal Qatar: durante il mondiale sarà rigorosamente vietata qualunque relazione sessuale extra matrimoniale, pena anni sette di carcere. Fine dei sollazzi diurni e notturni di calciatori allenatori e giornalisti, dei tifosi non so. Se la regola fosse stata applicata nei precedenti tornei mondiali le prigioni di Argentina, Spagna, Messico, Italia, Stati Uniti, Francia, Giappone, Corea, Germania, Sudafrica, Brasile, Russia, sarebbero affollate della popolazione di cui sopra. Bei tempi, quelli, bagordi e tresche, gli italiani si comportarono in maniera opposte alle nostre squadre di club, in difesa a casa e all'attacco in trasferta, nacquero storie bellissime, un cronista bello di faccia un po' meno di scrittura fece perdere la cabeza alla moglie di un calciatore spagnolo capitata nell'albergo che ospitava la stampa italiana, va da sé che per ringraziamento l'inviato ricopriva di voti altissimi l'ignaro cornuto. Fidanzamenti vari, fughe notturne, tutto il repertorio da cinquanta sfumature di azzurro restando nei colori nazionali. Forse abbiamo infine capito perché la nazionale ha voluto evitare la trasferta in Qatar, così almeno si resta lontano dal gabbio di quelle parti che non è roba leggera se si considerano anche le pene corporali, fustigate e affini, previste dai codici.
Sarà un mondiale casto, di astinenza prolungata, anche l'alcool è sotto restrizione, ne potranno usufruire le celebrità in tribuna vip o i clienti di hotel di lusso, gli altri andranno di acqua, bevande gassate o vino smerciato clandestinamente a prezzi clamorosi (oggi un calice parte da 20 euro). Niente sesso, dunque, a meno di portarsi appresso la moglie o il marito, mostrando l'accredito di libero amplesso. Tradendo il kamasutra, la Fifa non ha preso posizione.
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