Se a Roma Dybala unisce i due sensi della joya

Chissà se l'Inter sta rimpiangendo l'affare sfumato per Dybala, ma certo lui sta facendo di tutto per farle venire il mal di stomaco

Se a Roma Dybala unisce i due sensi della joya

Chissà se l'Inter sta rimpiangendo l'affare sfumato per Dybala, ma certo lui sta facendo di tutto per farle venire il mal di stomaco. Qualcuno dirà: anche la Juve. Ma quella è altra storia. Tra amore sfumato e colt fumante nella caccia al colpevole delle amarezze bianconere. Se la ride Mourinho e gli va dato atto che nella psicologia si mangia ancora tutti. Magari un po' meno nella strategia delle partite. Del resto cos'era capitato al buon Paulo Ezequiele che tutti si ostinano a chiamare Joya, perché nella lingua madre vuol dire gioiello o anche prezioso? Stava perdendo il confronto con se stesso.

Doveva dare Joya, detto all'italiana, ma non ci riusciva. Trovava muri davanti a sé: fossero compagni famosi che lo facevano smarrire oppure il suo SuperEgo che non si abbassava a giocare per gli altri. Poi ci sono stati Mourinho e la Roma che lo hanno fatto sentire Joya detto all'argentina. Se lo son coccolati, dopo l'affare a zero euro di costo. E non a caso ieri Matic, il centrocampista serbo del ci sono quando servo, ha postato una sorta di massima calcistica: «Dietro ogni top player c'è un centrocampista difensivo».

Dybala gli ha risposto con un bel «Grazie!». Tammy Abraham avrebbe potuto aggiungere: «Ed anche un centravanti così generoso da farti gli assist». Ed Infatti Paulo lo ha additato a tutto l'Olimpico dopo i gol. Però qui sta il segreto di un Dybala gaudente e segnante: ha trovato giocatori che lo fanno sentire numero uno. Aggiungiamo: sono serviti gli schiaffoni del ct Scaloni che lo ha portato al mondiale, ma giusto per guardarsi gran parte delle gare dalla panchina. Paulo Ezequiele avrà certamente capito che per essere grande, o per diventarlo avendone ancora tempo, servono personalità e determinazione non solo l'abilità pedatoria.

Forse si sarà reso conto che Julian Alvarez è una

riserva di Haaland nel Manchester City, era riserva al mondiale, ma sul campo ha trascinato la nazionale e costretto Messi a svegliarsi. Ora sembra sveglio anche Dybala: la panchina serve. Non solo quella dove siede Mourinho.

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