Serie D, Erba all'attacco del palazzo: "Sibilia incapace, va cacciato"

La Lega Nazionale Dilettanti è nel caos: i campionati sono fermi e le società insorgono contro i vertici della Lnd. Davide Erba, patron del Seregno, affonda il colpo: "Via subito Sibilia e Barbiero. Mi auspico un pronto intervento di Gravina"

Serie D, Erba all'attacco del palazzo: "Sibilia incapace, va cacciato"

Serie D, che succede? La Lega Nazionale Dilettanti è nel caos dalla scorsa primavera, quando tutto il mondo – mondo del calcio compreso – è stato travolto dalla pandemia di coronavirus. Ma a differenza degli altri campionati, il torneo della Lnd non è terminato. E sempre a differenza di Lega Pro, Serie B e Serie A, la D è ripresa a singhiozzo per poi fermarsi di colpo. Per la troppa confusione, per un protocollo anti-Covid che così com’è concepito non fa il bene della categoria, e per una gestione non certo virtuosa di Cosimo Sibilia e Luigi Barbiero, rispettivamente presidente e coordinatore interregionale della Serie D. Per comprendere cosa sia successo (e cosa sta succedendo) alle 166 società della Lnd, ilGiornale.it ha raggiunto telefonicamente Davide Erba, patron del Seregno, che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione per chiedere le dimissioni dei vertici della Lega.

Presidente Erba, la confusione regna sovrana: cos’è successo alla Serie D?
"I problemi sono iniziati a marzo, quando il Covid è arrivato e ci ha travolti. È nei momenti di difficoltà e di crisi che si vedono i manager e gli amministratori capaci e quelli incapaci: ecco, in primavera i nostri campionati sono stati interrotti più e più volte e i vertici non hanno mai preso una decisione definitiva. Dunque, dopo settimane di (false) dichiarazioni ottimiste, hanno atteso praticamente l’estate per annunciare la sospensione definitiva del torneo, senza restituire ai club i soldi delle iscrizioni..."

E adesso è ancora tutto fermo.
"Purtroppo la stagione è iniziata tra mille difficoltà – causa seconda ondata – e con pessime premesse. Il protocollo anti-Covid per la Serie D è stato concepito male e io, fin da subito, ho sottolineato la cosa, ma chi di dovere se ne è fregato. Il risultato? Tantissime partite in programma – spesso e volentieri anche più del 50% – non sono state disputate..."

Un fallimento.
"In tutti questi mesi non c’è stato alcun dialogo tra le società e la Lega, il che è assurdo. Così come è assurdo non aver ancora visto alcun aiuto economico, nonostante i club abbiamo versato le iscrizioni e le casse della Lnd siano state rimpinguate anche dalla FIGC. Sibilia avrebbe dovuto restituire i soldi versati delle società relativi al periodo di stop e ridurre in modo sensibile le tasse d’iscrizione. Nulla di tutto questo, però, è stato fatto"

Lei ha lanciato una petizione per chiedere le dimissioni di Sibilia e Barbiero e tra i patron di D è in corso una raccolta firme per fare lo stesso...
"Sì e quotidianamente vengo contattato da società e presidenti. Siamo tutti scontenti di come sia (mal) gestita la Serie D, è inaccettabile. Porteremo avanti questa nostra “rivolta”, perché la D merita di meglio. Peraltro, è in arrivo anche un’interrogazione parlamentare – grazie all’interessamento dell’onoverevole Paola Frassineti – sulla gestione della Lnd: vogliamo chiarezza"

Insomma, andrete fino in fondo.
"Certo, perché avanti così non si può andare. Abbiamo bisogno di ripartire il prima possibile e di farlo con il piede giusto. Tutti i presidenti di Lega stanno facendo un lavoro eccellente – dalla A alla Lega Pro, passando per la B – fuorché Sibilia; per questa ragione ci auspichiamo che il presidente della FIGC Gabriele Gravina prenda posizione e sfiduci Sibilia in consiglio federale.

Tutto quello che sta succedendo è intollerabile e non fa danni solo alla Serie D, ma al mondo del calcio in generale. Confidiamo molto in Gravina, che è persona intelligente e capace, e ci appelliamo a lui per poter tornare alla normalità, liberandoci da questa pessima gestione".

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