In vista dello stop al campionato – che riprenderà dal 19 novembre – per la parentesi Supercoppa (finale al Tardini di Parma tra Juventus e Roma, in programma sabato 5 novembre), i big match scaldano il weekend di Serie A e ridisegnano, assieme alla classifica, nuove prospettive in un cambio di passo reale per il movimento. Gioie e dolori: l'epilogo dell'ottava giornata. Uno, quello della gioia, sancisce il primo posto della Roma contro l'imbattuta Inter di Rita Guarino; l'altro, del dolore, l'inciampo della Fiorentina in casa Juventus. Le altre, però, non rimangono a guardare. È certo poco allegro il Milan, punito last minute dal Pomigliano, con la volta in campo aperto di Novellino. Volontà di crederci e non mollare quella che fa esplodere l'entusiasmo a Como: al 93', Di Luzio stronca le speranze del Sassuolo e regala alle lariane un altro importante punto di resilienza. Parità a reti inviolate sul campo della Samp – più amareggiata che addolorata – contro il Parma dell’appena esonerato Ulderici: un gol annullato per parte, le blucerchiate sfiorano il vantaggio, ma non vanno oltre lo 0-0.
Roma, tre metri sopra Milano: giallorosse in testa
C’è tanto carattere nei tre punti conquistati dalla Roma al Breda, contro un’Inter davvero complessa da scalfire. "Questa vittoria ha un sapore buono: arrivavamo da un periodo intenso, per le partite e per i viaggi. Quando giochi ogni due giorni, è complicato preparare le partite e recuperare - sottolinea coach Alessandro Spugna - per essere venute a Milano, avere fatto un'ottima gara, ma ottima proprio dal punto di di vista mentale, della maturità della squadra – e avere portato a casa tre punti non determinanti ma certamente importanti, va fatto un plauso alle ragazze, perché sono state straordinarie". L’inizio appare in salita, perché la fisicità delle nerazzurre impensierisce (non poco) il comparto difensivo delle ospiti. Poco male perché Serturini ci prova talmente tanto da riuscire, al 43’, a battere Durante in due tempi, portandosi a casa il primo gol stagionale. Nella centesima presenza collezionata da capitan Bartoli, è Haavi, intorno al 60’, ad esaltare la prova di forza giallorossa: la norvegese sfugge in velocità a Merlo, rientra sul sinistro e piazza un golazo. C’è spazio per un altro gol: da calcio piazzato un colpo di testa micidiale di Van der Gragt trova le mani miracolose di Camelia Ceasar, che però – complice una sfortunata ribattuta sul proprio palo – non riesce a tenerla al di là della linea di porta. “Adesso, dobbiamo recuperare un po’ di energie, fisiche e mentali, e poi ci caleremo in questa sfida importante”, conclude Spugna pensando subito alla Supercoppa “Sono partite bellissime da vivere, e ci proveremo”.
Juve implacabile: Beeresteyn commuove, la doppia B colpisce ancora
La formazione di Panico si ferma a Vinovo: manca la prestazione e le viola restano a galla e limitano il parziale bianconero per gran merito, a più riprese, dell’elasticità di Schroffenegger tra i pali. Al 14’, è Beeresteyn in azione solitaria a dar fuoco ai motori, in una passeggiata personale che culmina in rete – tra l’altro la cinquecentesima nella storia del club torinese – e nell’emozione diffusa del gol dedicato alla madre, come avrà modo di raccontare a fine gara l’attaccante ex Bayern Monaco. “Era una partita molto importante per noi e volevamo vincere. Abbiamo giocato bene, meritavamo il risultato e avremmo potuto segnare anche più gol. Il gol è stato importante per la squadra: nell’esultanza, l'ho dedicato a mia mamma, perché sono state settimane difficili”, spiegherà ai canali ufficiali della squadra l’undici olandese. “La Supercoppa? Ora dobbiamo recuperare un po’, ma saremo pronte. Sarà una finale: vogliamo vincere”. Di occasioni ghiotte per chiuderla in anticipo la Juve ne avrebbe tante – come la traversa di Bonansea, appena all’8’, o la doppia respinta sulla riga di Parisi, al 42’ – ma l’estremo difensore viola riesce ad arrivare (quasi) dappertutto: è il 65’ quando, ancora con azione personale di Barbara Bonansea, che salta Agard e a giro supera la trentunenne di Bolzano, il team di Montemurro riesce a raddoppiare e chiudere il match.
La classifica attuale
La conclusione di questo entusiasmante weekend porta a guardare la classifica con prospettive differenti e, talvolta, inedite. Lo stop per la Supercoppa lascerà spazio di riflessione e ricarica alle pretendi al titolo (e non solo). Al momento, è la Roma ad attestarsi capolista a quota 21 punti; dietro, a -3, c'è ancora la Fiorentina, che, alla ripresa, avrà i riflettori puntati per un’altra grande sfida, quella con l’Inter. Proprio le nerazzurre si trovano adesso sul terzo gradino del podio conteso con la Juve (che avrà necessità di confermarsi a Parma), a quota 17, ad un soffio dal team viola e in stacco su un ancora altalenante e discontinuo Milan, fermo invece a 12.
La sconfitta delle rossonere di Ganz riapre, poi, la questione a metà classifica: perché il Pomigliano – che dovrà confermarsi col Sassuolo, ultimo a tre – sale a 7 punti, tre sopra la Sampdoria (impegnata a Roma), e inizia lo slancio, allontanandosi sia da zona salvezza che da Como (che sarà ospite del Milan) e Parma, attualmente senza panchina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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